Venerdì 15 novembre, alle ore 11.30, la galleria civica «Giovanni Segantini» di Arco ospiterà l’inaugurazione della mostra “Sole d’autunno. Il capolavoro ritrovato”. Questo evento rappresenta un momento significativo per la comunità locale, in quanto celebra l’acquisizione da parte del Comune del dipinto di Giovanni Segantini, noto anche come “Vacca bianca all’abbeveratoio”. L’opera, un grande olio su tela realizzato nel 1887, misura 90 centimetri in altezza e 192 centimetri in larghezza. Per festeggiare questa importante aggiunta al patrimonio artistico locale, l’ingresso sarà gratuito per tutti i visitatori durante il giorno dell’inaugurazione.
Dettagli della Mostra
La mostra rimarrà aperta fino al 26 gennaio e potrà essere visitata dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, con chiusura il lunedì. A partire dal 28 gennaio e fino al 31 marzo, sarà possibile visitare l’esposizione su prenotazione per gruppi scolastici e associazioni, con guide disponibili anche in tedesco e inglese.
Il nuovo allestimento dell’opera è curato da Niccolò D’Agati ed è concepito per mettere in risalto l’importanza di “Sole d’autunno” nel percorso artistico di Segantini. Quest’opera segna una fase cruciale nella sua evoluzione stilistica, evidenziando il rinnovato approccio al colore e alla luce che caratterizzerà le sue creazioni successive dopo il trasferimento nei Grigioni.
Un Capolavoro Riscoperto
Il dipinto ha una storia collezionistica prestigiosa; è stato acquisito dal Comune di Arco per una cifra significativa di 3 milioni di euro, rendendolo uno dei più grandi acquisti pubblici relativi a opere dell’Ottocento italiano. Questa acquisizione non solo arricchisce il patrimonio culturale locale ma favorisce anche studi approfonditi su Giovanni Segantini e sulla pittura ottocentesca.
Non esposto dal 1954, anno della rassegna «Pittori lombardi del secondo Ottocento», “Sole d’autunno” riemerge finalmente agli occhi del pubblico dopo settant’anni. La tela rappresenta uno dei punti salienti della produzione segantiniana e si distingue per le sue specificità iconografiche e tecniche.
Riflessioni sull’Eredità Artistica
In occasione del centoventicinquesimo anniversario della scomparsa di Segantini, la galleria civile arcense intende sottolineare il legame duraturo tra la città di Arco e la figura del pittore. Questo legame si manifesta attraverso iniziative come la commissione del monumento a Leonardo Bistolfi dedicato all’artista.
“Sole d’autunno”, oltre a costituire un capolavoro della cultura artistica italiana, simboleggia un’evoluzione tematica rispetto alle opere precedenti degli anni Ottanta dell’Ottocento. Essa abbandona la rappresentazione idilliaca per esaltare una visione più diretta e universale della natura.
L’opera ha attraversato diverse fasi collezionistiche prima di giungere ad Arco: dalla collezione di Alberto Grubicy nel 1887 a quella delle famiglie Dall’Acqua e Rossello nel Novecento. La sua esposizione rappresenta quindi non solo un ritorno fisico ma anche simbolico all’interno del panorama culturale italiano contemporaneo.
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