domenica, Dicembre 22, 2024
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Due tra i migliori cuochi insegnano all’estero i segreti dei piatti gardesani Flavio Tagliaferro ha compiuto un lungo viaggio in Giappone, Isidoro Consolini è in Germania e Francia

Sono i globetrotter dei fornelli

È tempo di viaggi all’estero per i migliori cuochi gardesani. Ma non per vacanza, bensì per insegnare i segreti della cucina gardesana. Anche quest’anno, ed è il terzo consecutivo, Flavio Tagliaferro, chef di Incaffi, ha compiuto un lungo tour in Giappone toccando Tokyo, l’isola di Hokkaido, Sapporo, Asahikawa e Kagoshima: da nord a sud, passando dal clima invernale a quello monsonico. Oltre alle manifestazioni di gastronomia veneta in alberghi e ristoranti, Tagliaferro ha tenuto lezioni di cucina e cultura del cibo gardesano e veronese davanti a folti gruppi di cuochi giapponesi (anche un centinaio alla volta) a Osaka, Okazaki, Kagoshima, Sapporo e Yamanaschi nell’ambito di «Italia in Giappone 2001», una manifestazione che ha visto una serie notevole di eventi gastronomici, culturali e commerciali sparsi a tappeto per tutto il Giappone. «Notevole successo», dice lo chef gardesano, «hanno avuto i bolliti misti con pearà e cren, che certamente ai giapponesi ricorda molto il sapore del loro wasabi, e poi gli gnocchi di patate e di zucca, il castagnaccio di San Zeno di Montagna, il sedano di Verona fritto, i bigoli con la sardella e altri piatti del mio repertorio». Il tutto in abbinamento a vini veronesi e toscani: l’Amarone, il Recioto e il Soave Bertani, il Valpolicella Folonari e il Chianti Melini. Oltre che all’insegnamento, Tagliaferro s’è dedicato pure all’apprendimento, cercando di carpire i trucchi delle tecniche di cucina del paese del sol levante per applicarle poi ai prodotti benacensi. «La scoperta», racconta lo chef, «è stata che sull’isola di Hokkaido vi è praticamente gran parte della produzione di ortaggi di qualità del Giappone: patate e zucche eccezionali per sapore e consistenza. E poi ci sono sakè buonissimo, granchi enormi, pescati ai confini con la Russia, i migliori salmoni che abbia mai assaggiato e del pesce secco e salato di tutti i tipi». Meno esotica ma di certo significativa l’esperienza che si accinge a fare Isidoro Consolini, chef del ristorante Al Caval di Torri del Benaco. Insieme con Tagliaferro è stato quest’estate l’animatore di Garda-Gourmet, il corso di cucina per turisti svoltosi alle cantine Lamberti di Lazise. Durante l’iniziativa ha conosciuto Carmen Kreutzer, titolare di un’importante scuola professionale tedesca di cucina: la sede è a Saarbrücken. La Kreutzer era in vacanza sul lago insieme col marito Michael ed ha saputo della manifestazione. Ha preso parte allo stage seguendo l’illustrazione di piatti come la trota in salsa gardesana, le sardéne en saor, gli gnocchi di patate con ragù di tinca, la carne salàda, il fogassìn su la gradèla. E poi ha invitato Consolini a replicare la lezione in Germania e in Francia. O meglio, ad ampliare il corso con ricette creative in aggiunta a quelle tradizionali e a tenere un intero corso i cucina gardesana in terra tedesca e francese, dal 14 al 19 di gennaio. Così Consolini sta dando i ritocchi finali ai suoi piatti più rappresentantivi, come il luccio affumicato o i ravioli di pesce, e poi vestirà i panni d’ambasciatore della gastronomia gardesana di là delle Alpi.

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