La Regione Lombardia ha annunciato un significativo investimento di 17 milioni di euro destinati a supportare l’agricoltura di montagna nel 2025. Questa iniziativa fa parte della misura SRB01, che si concentra sul sostegno delle zone con svantaggi naturali di montagna, in linea con le disposizioni della Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2023-2027. Le aziende agricole operanti in contesti montani potranno presentare domanda per accedere ai fondi a partire da domani, 21 marzo, fino al 15 maggio 2025.
L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha sottolineato che i contributi verranno erogati sotto forma di indennità annuale per ettaro coltivato. L’obiettivo è quello di compensare le difficoltà specifiche che gli agricoltori devono affrontare nelle aree montane rispetto alle pianure. Beduschi ha evidenziato l’importanza dell’agricoltura di montagna come un elemento strategico per la regione, giustificando così l’investimento continuo in questo settore.
Le richieste possono essere inviate tramite SISCO, il portale dedicato alle imprese agricole della Regione Lombardia. I finanziamenti saranno disponibili per diverse categorie di aziende agricole situate nei comuni montani classificati come svantaggiati. L'importo del sostegno varierà in base al tipo di attività agricola e alla tipologia colturale indicata nel bando.
Nel corso del 2024, questa misura aveva già permesso il finanziamento di oltre 4.700 aziende agricole lombarde, distribuendo risorse significative tra le province: 7,5 milioni alla provincia di Sondrio; 4 milioni a Bergamo; 3,6 milioni a Brescia; 1,2 milioni a Pavia; e importi minori anche per Como (772.000 euro), Lecco (433.000 euro) e Varese (108.000 euro).
Beduschi ha confermato il forte interesse dimostrato dal settore agricolo verso questa iniziativa e ne ha evidenziato il valore non solo economico ma anche ambientale e culturale: "L’agricoltura di montagna non è solo produzione ma rappresenta un baluardo nella tutela del paesaggio e delle identità territoriali". Ha concluso affermando che continuare a sostenere queste realtà significa investire in uno sviluppo sostenibile profondamente legato alla storia e al territorio lombardo.