venerdì, Novembre 22, 2024
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L’ultimo rapporto dell’Asl conferma la buona salute delle acque benacensi

Spiagge da eccellenza. Con qualche bocciatura

Sponda bresciana del lago di Garda in grande spolvero per la qualità delle acque balneabili. L’ultimo bollettino diramato dall’Asl di Brescia parla chiaro. Nessuna spiaggia è stata infatti dichiarata off limits ai bagni. Restano soltanto vietati il Centro balneare Lonato nell’omonimo comune, il Porto Villa Garuti a Padenghe e il lido Torcolo a Manerba, ma si tratta delle spiagge che sono state decretate «tabù» dalla Regione Lombardia all’inizio della stagione per effetto delle ripetute analisi negative accumulate nello scorso anno.DUNQUE, saranno costrette ad indossare la maglia nera fino al termine della stagione e dovranno sperare che nel 2009 le cose vadano un tantino meglio, altrimenti il ripetersi per il terzo anno consecutivo del divieto rovinerebbe irrimediabilmente l’immagine e le possibilità di riscatto dei rispettivi comuni.Invece, in questo scorcio di luglio la bandiera blu è issata saldamente dappertutto sulla riviera gardesana. A cominciare da Sirmione per proseguire a Desenzano, i cui lidi balneari non creano più problemi oramai da diverse stagioni.LA VALTENESI va tutto sommato bene, con Moniga, Manerba e Padenghe (con le eccezioni già riferite), San Felice del Benaco. Conferma anche a Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tremosine, Tignale e Limone, tutte località che da oltre un decennio possono godersi l’invidiabile primato di avere aperti sempre gli stabilimenti per l’indiscussa qualità delle acque.Le tre spiagge ancora malinconicamente chiuse dovrebbero prendersela con gli scarichi fognari e industriali che versano a lago attraverso alcuni corsi d’acqua, come hanno d’altra parte ormai accertato gli accertamenti effettuati dalle autorità.Intanto, il lago di Garda si gode un altro primato: la stabilità dei suoi livelli. Ieri l’idrometro di Peschiera ha fatto segnare 136 cm. sopra lo zero, cioè un centimetro appena sopra la soglia massima prevista nel periodo dal regolamento idrico. Lo scarico a Salionze, invece, è di 80 metri cubi al secondo, contro gli 88 indicati dal provvedimento dell’autorità che governa l’impiego a uso irriguo delle acque del Garda.

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