Anche quest’anno, come da tredici anni a questa parte, con i primi spari e i primi profumi di spiedo, si torna a parlare della disfida che unisce il Garda e la Toscana. L’originale sfida dello spiedo bresciano, ideata dalla Condotta Slow Food Brixiana del lago, si è tenuta nel lontano 1992. L’ultima, nel novembre 2004, si è svolta in Val di Chiana, sul confine tra Arezzo e Siena, e ha consacrato vincitore Valerio Pezzotti, di Sale Marasino. Ora gli amici toscani hanno rinnovato l’invito agli spiedatori bresciani, che il prossimo 26 novembre, in occasione della fiera di Santa Caterina, arriveranno a Monte San Savino armati di tamburi, polli, conigli, costine di maiale, patate, salvia, eccetera. E, nel corso di una serata in piazza, gireranno i loro spiedi, per deliziare la gente della zona. Tanto è stato il successo dell’anno scorso che gli organizzatori prevedono di transennare tutta l’area. Al momento hanno garantito la loro partecipazione squadre della Valle Camonica, della Franciacorta, della Valle Sabbia e della sponda occidentale del lago. Se altri volessero essere presenti, basta prendere contatti con la segreteria della Condotta Slow Food del Garda, telefonando al signor Antonio Tognoni al numero 338 3482045. La serata verrà curata dalla Condotta Val di Chiana, nella persona di Roberto Neri, telefono 0575 440155, cellulare 347 3820977,. Ricordiamo che lo scorso 26 maggio un folto gruppo toscano guidato da Neri ha fornito un buon apporto alla manifestazione «Salògolosa», cucinando lo spezzatino e una squisita trippa alla chianina. Il regolamento di sabato 26 novembre è il solito. Ogni squadra dovrà cucinare uno spiedo di circa 80/100 pezzi con gli ingredienti che ritiene, da sottoporre ad una doppia giuria: di esperti e popolare. Per il fuoco ci si potrà avvalere di quello fornito dall’organizzazione, ma se qualcuno volesse portare braciere e legna, è libero di farlo. La competizione sarà più agguerrita rispetto al 2004: allora i gruppi di Salò e della Valle Sabbia rimasero a casa, perché colpiti dal terremoto. Questa volta però non mancheranno. A Monte San Savino c’è già fermento. L’evento sarà pubblicizzato attraverso tutti i canali disponibili. Per i bresciani l’occasione di far conoscere un piatto tipico ai numerosi frequentatori della fiera di Santa Caterina.