La stagione turistica 2024 è iniziata, ma numerosi locali del Lago di Garda mostrano ancora cartelli con la scritta “cercasi collaboratori”. Questo fenomeno, acuitosi dopo la pandemia da COVID-19, rappresenta una sfida significativa per la qualità del servizio offerto. La pandemia e i cambiamenti sociali hanno infatti ridotto il bacino di competenze professionali.
Andrea Maggioni, coordinatore di Confesercenti Lombardia Orientale, sottolinea l’importanza di cambiare la narrazione del lavoro stagionale, definendolo come un’esperienza umana e professionale arricchente. Il problema è anche strutturarle: “In Italia ci sono pochi Istituti Alberghieri rispetto al resto d’Europa – prosegue Maggioni -. Se è vero che il turismo è il petrolio d’Italia, ecco, allora occorre rimettere al centro della formazione dei nostri ragazzi l’Istituto Alberghiero, aggiornando i piani di studio e rendendolo sempre più vicino al mondo del lavoro. Non possiamo avere Istituti Alberghieri come quello di Gardone Riviera, che sospendono i laboratori per intere settimane per mancanza di risorse”.
Le difficoltà del settore non si limitano alla formazione, ma riguardano anche la motivazione dei lavoratori. Molti candidati mostrano una scarsa propensione a lavorare in orari serali e durante il fine settimana. Il recente rinnovo del Contratto Nazionale del Commercio ha portato a un aumento delle retribuzioni e delle tutele, ma ha anche comportato un maggiore impegno economico per gli operatori del settore. L’auspicio è che questi miglioramenti salariali possano incentivare i consumi e supportare il settore turistico.
Dati Occupazionali della Provincia di Brescia nel 2024
Secondo i dati forniti da Unioncamere per la Provincia di Brescia, il periodo tra marzo e maggio 2024 prevede 35.240 nuove assunzioni, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. Di queste, 12.500 riguardano il commercio, la somministrazione e la ricettività alberghiera. Tuttavia, il 75% di queste assunzioni sarà a termine, mentre solo il 25% avrà carattere di stabilità con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato.
Un’analisi dettagliata delle previsioni occupazionali per il mese di marzo 2024 indica 12.360 nuove entrate nella provincia di Brescia, con una concentrazione del 61% nel settore dei servizi e del 62% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nonostante un aumento delle opportunità lavorative, le imprese segnalano difficoltà nel trovare i profili professionali desiderati, con il 49% delle aziende che prevede problemi di reperimento. Inoltre, il 30% delle opportunità di lavoro sarà destinato a giovani con meno di 30 anni.
Confronto con il 2023
Nel 2023, le entrate previste per il mese di marzo erano 11.680, mentre per il periodo marzo-maggio erano 33.130. Anche in quel periodo, la maggior parte delle assunzioni era a termine, con una percentuale di stabilità del 25%. La quota di imprese che prevedevano assunzioni era pari al 15%, leggermente inferiore rispetto al 17% previsto per il 2024.
Per il 2023, il 60% delle entrate previste si concentrava nel settore dei servizi, mentre il 64% riguardava imprese con meno di 50 dipendenti. La difficoltà di reperire i profili desiderati era presente anche nel 2023, con il 49% delle imprese che prevedevano problemi in tal senso. Le opportunità di lavoro per i giovani sotto i 30 anni erano leggermente superiori, al 32%.
Un altro confronto interessante riguarda i livelli di istruzione richiesti. Nel 2023, l’11% delle entrate previste era destinato a personale laureato, mentre nel 2024 questa quota è leggermente inferiore, al 10%. Le tre figure professionali più richieste concentravano il 31% delle entrate complessive previste in entrambi gli anni.
In termini di settori specifici, nel 2023 il settore dei servizi di alloggio e ristorazione prevedeva 2.630 entrate, mentre nel 2024 questa cifra è aumentata a 2.950. Anche il settore del commercio ha visto un aumento delle entrate previste, passando da 1.360 nel 2023 a 1.520 nel 2024.
La stagione turistica 2024 presenta numerose sfide legate alla carenza di personale e alla necessità di motivare e formare adeguatamente i lavoratori. Le previsioni occupazionali per la provincia di Brescia mostrano un aumento significativo delle assunzioni, ma evidenziano anche la necessità di affrontare i problemi strutturali del settore. L’attenzione alla formazione professionale e la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi sono elementi chiave per garantire un servizio di qualità e un’esperienza positiva per i turisti del Lago di Garda.
“Ora tocca al Governo procedere alla riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei nostri collaboratori: le imprese hanno già dato” conclude Maggioni.
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