domenica, Dicembre 22, 2024
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Parte da Torri la richiesta d'incontro dei sindaci rivieraschi con il Prefetto Gaetano Santoro per ottenere, nell'estate duemila, la sede estiva della Polizia.

Strade più sicure attorno al lago

Parte da Torri la richiesta d’incontro dei sindaci rivieraschi con il Prefetto Gaetano Santoro per ottenere, nell’estate duemila, la sede estiva della Polizia. Partirà da qui a pochi giorni, «non appena avremo raccolto tutte le adesioni», come fanno sapere da palazzo municipale, la richiesta d’incontro fra tutti i sindaci della riviera veronese, e cioè Malcesine, Brenzone, Torri, Garda, Bardolino, Lazise, Casteinuovo e Peschiera, con il Prefetto ed il nuovo questore Zingales, la «mozione» per riportare, almeno nel periodo estivo, una sede distaccata della Polizia sul lago.Lo scorso anno infatti, dopo le brillanti esperienze delle stagioni precedenti in cui gli agenti dislocati a Bardolino avevano ottenuto importanti risultati, il comando estivo dì Bardolino era rimasto inspiegabilmente chiuso. Inizialmente si era parlato di una carenza di organico che, per motivi di servizio, sarebbe stato dislocato in altre sedi più «a rischio» dell’area gardesana. In un secondo tempo poi, erano emerse delle altre «verità», assai più aderenti alla realtà delle cose, rivelate dagli stessi organismi a tutela del corpo di Polizia, secondo cui invece, sarebbe mancata la reale volontà di riproporre il comando sul Garda.Fatto sta che, lo scorso anno appunto, il comando di Polizia a Bardolino non era stato riproposto, ed «era stata invece potenziata la presenza sul territorio da parte dei Carabinieri», come ha illustrato il sindaco di Torri Alberto Vedovelli, promotore della attuale iniziativa. Una situazione mal tollerata però, da tutti gli operatori turistici e dai residenti stessi delle cittadelle lacustri che, con due gazzelle della Polizia attive ventiquattr’ore al giorno, si sentivano molto ben tutelati.«La presenza sul territorio , ha proseguito Vedovelli , è sicuramente importante e costituisce di per sé un deterrente adeguato alla commissione di reati. Per questo è per noi fondamentale che, in momenti di afflusso turistico massiccio come il periodo estivo, ci siano forze dell’ordine in grado di aiutare i comandi dei Carabinieri e la Polizia municipale di ogni paese. Solo questa collaborazione infatti può dare migliori garanzie a tutti i cittadini e ai nostri ospiti». Di qui, l’idea di discutere in anticipo, o meglio, in tempo, sui problemi della sicurezza per il lago di Garda.Ma, oltre alla richiesta del comando estivo per la Polizia, nell’incontro col prefetto e il questore, si discuterà anche di un altro annoso problema, qual è quello della chiusura definitiva della statale gardesana per i mezzi pesanti. Anche sui tir che scorrazzano sulla Gardesana, a pochi metri dalle spiagge, le parole e le annuali riunioni per cercare «soluzioni definitive», si sono sprecate. Puntualmente però, il problema viene «aggirato» con il divieto di transito, emesso da ogni paese, per il periodo da marzo a fine ottobre di ogni anno. Ed infatti, è proprio di pochi giorni fa, la delibera della giunta torresana che vieta, ai mezzi di peso complessivo superiore alle sette tonnellate e mezzo, il transito sulla Gardesana. Finora, oltre al Comune di Torri, promotore della richiesta d’incontro col prefetto per affrontare i problemi della sicurezza, hanno sottoscritto il documento anche «Garda, Peschiera e Castelnuovo», come ha dichiarato il primo cittadino di Torri.«In tempi brevi quindi », conclude,« spero si possano incontrare i vertici delle forze dell’ordine per poter arrivare ad un risultato di rilievo».

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