Grande successo di pubblico e ottime risposte in termini di contenuti per la conclusione della tredicesima edizione di «ExpoArte», la mostra mercato nazionale di arte contemporanea proposta dalla segreteria organizzativa Staff Service che ha chiuso ieri i battenti al Centro Fiera di Montichiari. Un appuntamento che si rinnova ogni anno dal 7 al 10 di ottobre e che ha portato sotto i riflettori monteclarensi 67 espositori che si collocano ai vertici del mercato nazionale con oltre duemila opere proposte in rappresentanza di più di cinquecento artisti. ExpoArte – Città di Montichiari sembra aver avuto dunque la capacità di catalizzare attenzione e consensi a livello nazionale, attraverso quelle che sono le sue caratteristiche peculiari, maturate nel corso di anni di attenta e rigorosa selezione legata ad altissimi contenuti sia tecnici che artistici. Un livello qualitativo decisamente alto – fanno sapere gli espositori – che riesce a mantenersi tale grazie ad un comitato promotore che conta sulla professionalità di un vero e proprio team di esperti (presieduto da Mario Valente) e che seleziona con attenzione le migliori proposte artistiche, destinate prevalentemente ad un pubblico di intenditori. «Abbiamo avuto un buon risultato in termini di affluenza – sottolinea il presidente di Staff Service Carlo Miotto – con visitatori competenti ed esperti che hanno potuto ammirare e constatare l’altissimo livello delle gallerie d’arte presenti, specchio di un settore diffuso su tutto il territorio nazionale». Massima attenzione all’avanguardia del Novecento e all’evoluzione di stili espressivi, con il centro fiera di Montichiari divenuto, nei quattro giorni di esposizione, un gigantesco, atipico museo per ribadire la cura riservata dagli organizzatori alla sperimentazione artistica e alle proposte innovative di un ambiente in continuo fermento. Un lungo lavoro di preparazione alle spalle che, nel corso dell’anno, ha portato il comitato promotore a selezionare ed individuare quanto di meglio si possa proporre a visitatori ed appassionati. Ottimo – secondo i promotori – il riscontro riservato alle mostre collaterali, «Amore per il cinema» e «La magia incontaminata del segno» dedicate rispettivamente a Mimmo Rotella e Vincenzo Balsamo, «segno ulteriore – prosegue Miotto – della maturità raggiunta dalla manifestazione che si assesta ai vertici nazionali. Un luogo irrinunciabile per gli appassionati, dove l’istantanea sul pensiero ed il suo divenire fotografa la realtà e la sua trasposizione artistica. Il luogo – conclude – in cui gli spazi divengono celebrazione della cultura, avanguardia sul terzo millennio, retrospettiva sul Novecento».
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L’arte contemporanea ha centrato il bersaglio