Contro la banda delle ville ieri a Manerba i sette comuni della Valtenesi, retroterra del Garda – 10mila case isolate – hanno sottoscritto con il prefetto di Brescia Anna Maria Cancellieri una santa alleanza. Da metà ottobre tutte le notti, dalle 19 alle 7, il territorio sarà pattugliato dai vigili urbani – primo caso in Italia – e in contemporanea entrerà in funzione una centrale capace di lanciare l’allarme in tempo reale. I privati, a loro volta, possono sollevare i ponti levatoi della sicurezza tecnologica: una convenzione tra Manerba e la Gpd di Andria (Bari) consente a prezzi contenuti – si parte da 3 milioni – di attrezzare l’abitazione con sofisticati sistemi di allarme collegati, via Gsm, alla medesima centrale, oltre che al cellulare del proprietario nel caso sia fuori casa. Lo stesso meccanismo vale con il telesoccorso che si applica al collo come una catenina. Hanno già aderito 400 famiglie. «Siamo in stato d’assedio, certe ville sono state rapinate più volte – dice il sindaco di Manerba Isidoro Bertini -. Così è nato il piano “Valtenesi sicura”. Costo? Per il Comune 400 milioni. In cambio, speriamo, il ritorno alla vita normale». Alla firma del protocollo erano presenti il presidente della Provincia Alberto Cavalli, il questore Paolo Scarpis e ufficiali dei carabinieri. «Questa malavita si combatte coordinando le forze in campo – sottolinea il prefetto Cancellieri – e l’ intervento dei vigili sarà prezioso. Certo, occorrono anche altre misure: norme efficaci per allontanare i clandestini e l’eliminazione di tanti ghetti. Ma la Valtenesi ha fatto un grosso passo in avanti». Così i vigili della zona, coordinati dal comandante di Manerba Gianfranco Rossi, riserveranno 6 ore settimanali alle ronde notturne. Con un po’ di opera di convinzione quasi tutti i 21 addetti hanno accettato i nuovi impegni. E un consulto con Roma ha confermato che anche loro hanno facoltà di identificare persone sospette o fermare chi è colto in flagranza (in progetto una camera di sicurezza). Ovviamente, senza sovrapporsi a polizia e carabinieri. Ogni anomalia viene immediatamente registrata dalla centrale, dice Domenico Troia, amministratore della Gpd: che cosa in particolare viene manomesso – la finestra, una porta – e al primo segnale di presenze estranee si accende l’illuminazione. «Ma va combattuto anche il secondo livello della delinquenza – sottolinea il sindaco di Padenghe Giancarlo Allegri – quei signori che investono il denaro sporco. Da noi operano società edilizie sospette». Il Garda, osserva l’assessore provinciale Ermes Buffoli, vuol dire 7 milioni e mezzo di presenze di turisti. La paura delle rapine rischia di compromettere anche la maggiore ricchezza del lago.
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Una centrale elettronica collegata con gli impianti di allarme nelle case private
Sul Garda arrivano le ronde notturne di vigili
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