Resta sostanzialmente positivo il movimento turistico sul Garda anche se fatica a tenere il passo con i risultati nei primi sei mesi dello scorso anno. «Il ’99 è stato un anno record, difficilmente eguagliabile» fa presente il presidente dell’azienda di promozione turistica Riviera degli Olivi. «Due soprattutto le motivazioni – puntualizza Enrico Merenda – che la scorsa stagione hanno contribuito a toccare record sia in arrivi che giornate di presenza: un’annata apertasi notevolmente in anticipo con le festività pasquali cadute a marzo e poi proseguite con i ponti delle festività religiose succedutisi tutti nel mese di maggio. Ma il forte aumento turistico va ricondotto – dice il presidente – alla guerra dei Balcani con non pochi turisti che optarono per la sicurezza rappresentata dal lago di Garda alle zone dell’Adriatico troppo vicine alle operazioni militari. Con il ritorno alla normalità era quindi prevedibile un riflusso che tutto sommato risulta contenuto. Dai primi dati elaborati dall’Ufficio statistiche dell’Azienda di promozione e che si riferiscono ai primi sei mesi del 2000 emerge infatti, almeno per quanto riguarda l’Alto Garda veronese (Malcesine, Brenzone, Torri e Garda) una sostanziale tenuta negli arrivi
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Rispetto agli altri paesi dell’alto lago si conferma il centro preferito dai turisti nei primi sei mesi dell’anno
Tedeschi e olandesi penalizzano Garda
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