venerdì, Novembre 22, 2024
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Si riapre il 10 giugno con l’Hotel Acquaviva a Desenzano e il 12 giugno con il Grand Hotel Terme a Sirmione. Lunedì 15 seguono le Terme Virgilio.

Terme di Sirmione pronta per un nuovo benvenuto

Terme di Sirmione è pronta nuovamente a prendersi cura della salute e del benessere dei suoi ospiti. Lo fa da 130 anni, è nel suo DNA. L’azienda quindi riparte: il 10 giugno apre il quattro stelle Hotel Acquaviva a Desenzano, il 12 giugno il cinque stelle Grand Hotel Terme di Sirmione e il 15 giugno seguono le Terme Virgilio, sempre a Sirmione, con orario dal lunedì al sabato dalle 7 alle 13.

“Vogliamo che Terme di Sirmione continui a essere un luogo in cui ci si prende cura di se in sicurezza come è da sempre nel DNA dell’azienda, da qui il nostro claim ‘Si-Cura da 130 anni’”. Queste sono le parole con cui Margherita De Angeli, Direttore Generale di Terme di Sirmione introduce il nuovo protocollo aziendale che regola le misure intraprese per poter accogliere nuovamente gli ospiti. “I nostri livelli di servizio sono da anni certificati per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza secondo gli standard UNI ISO 9001:2015, UNI ISO 14001:2015 e UNI ISO 45001:2018. Nelle strutture continua a essere presente come sempre uno staff medico e in generale tutti i protocolli sia di salute ma anche di benessere e di gestione dell’igiene delle strutture, da quella alimentare a quella ambientale, sono validati dal nostro Direttore Scientifico Sanitario. La nostra è un’azienda industriale, con un piano di audit presente e costante, con un Responsabile della Prevenzione e della Protezione che si occupa da sempre della salute dei clienti e dei dipendenti e un comitato scientifico che include anche un’igienista di fama nazionale. Non abbiamo avuto bisogno di consulenti per ‘correre ai ripari’ e redigere piani di igiene e di sanificazione ma abbiamo integrato nei protocolli esistenti misure specifiche per le singole strutture in linea con i protocolli nazionali e in accordo con le autorità sanitarie competenti. Abbiamo migliorato anche le nostre pratiche già rigorose in materia di pulizia, sanificazione, ristorazione e gestione delle SPA. In più, abbiamo scelto di dare una nuova forma grafica, un fiore d’acqua, per individuare queste attenzioni o per chiedere una collaborazione da parte dell’ospite. Il nostro ospite sarà accompagnato, nelle strutture, dal nostro fiore termale che lo guiderà nella sicurezza del percorso.”

La storia ci insegna che dopo ogni epidemia l’uomo ricerca un nuovo equilibrio e benessere alle Terme. Ma perché proprio alle Terme? “Perché sono acque vive, benefiche, con proprietà curative”, specifica Carlo Sturani, il Direttore Scientifico Sanitario di Terme di Sirmione. “Per essere definiti Terme deve esserci il riconoscimento delle proprietà terapeutiche da parte del Ministero della Salute. È importante saperlo perché è diversa l’aspettativa da avere quando si entra in una semplice SPA oppure in un centro termale in cui le acque provengono direttamente dalla sorgente e sono controllate con procedure molto rigide e innovative affinché possano mantenere inalterate le loro caratteristiche benefiche. Alle Terme di Sirmione abbiamo un’acqua ipertermale che sgorga pura alla fonte a 69° ed è ricca di zolfo sotto forma di idrogeno solforato, che tra le innumerevoli proprietà ha un’azione stimolante del sistema immunitario, di protezione antivirale e di protezione della pelle, in questo momento molto aggredita da intenso uso di cloro, disinfettanti e alcool.” Conclude il Dr. Sturani: “I centri termali per la natura preventiva ed insieme riabilitativa delle cure termali rappresentano il contesto ideale per migliorare la prevenzione delle malattie cronico degenerative che tanto peso hanno avuto nella pandemia attuale da Covid-19. In particolare l’obesità, l’ipertensione, le malattie dell’appartato vascolare e respiratorio necessitano più che mai oggi di una prevenzione primaria e secondaria adeguata perché le persone siano in grado di affrontare le epidemie virali ricorrenti in condizioni di salute ottimali. Questo è un vero e proprio scenario di preabilitazione (percorso in cui vengono ridotti i fattori di rischio) per il post Covid-19 per il quale il nostro network è pronto”.

 

 

 

 

 

 

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