Giro di vite dell’amministrazione comunale. Oggetto: cani e rispettivi padroni. Motivo? Il crescente degrado di abbandono di feci animali sul suolo pubblico. Il sindaco Davide Bendinelli ha emesso infatti un avviso pubblico a tutela della pubblica igiene. Vi si legge: «In virtù del continuo degradare della situazione di abbandono di feci sul territorio comunale da parte di animali, nella specie cani, si invitano i relativi proprietari a dotarsi sempre di adeguata paletta e sacchetto per il recupero delle deiezioni prodotte, in quanto il suolo pubblico rappresenta un bene della comunità che deve essere mantenuto in uno stato decoroso da tutti».Quindi: «Richiamiamo tutti al rispetto di un semplice principio di educazione civica e si avvisa che la polizia locale sta effettuando controlli costanti in attuazione dell’ordinanza, con applicazione di sanzioni per coloro che risulteranno inadempienti». «Sanzioni severe», sottolinea il sindaco, «da 25 a 250 euro. Ho emesso l’ordinanza poiché ormai il fenomeno era incontrollabile, con le vie centrali del paese imbrattate di escrementi. La zona più critica poi è la strada che porta dalla scuola materna alle elementari e medie. Questa zona sarà monitorata maggiormente».Molte mamme infatti hanno più volte lamentato il disagio di portare i bambini all’asilo dovendo scavalcare le feci dei cani abbandonate davanti alla scuola, con la conseguenza che poi spesso i bambini le calpestano e le trasferiscono nei corridoi interni alla materna, dove si svolgono attività ricreative di gruppo. Bendinelli precisa: «Si fa appello nuovamente ai proprietari di cani, che per una questione di civiltà e soprattutto di igiene pubblica, nel momento in cui i cani sporcano, sono ritenuti responsabili e passibili di ammenda». E ora la novità decisa dall’amministrazione per combattere il fenomeno. «Abbiamo individuato un’area alle “Giare”, dietro l’area industriale salendo da via San Bernardo, dove verrà realizzato uno spazio verde adibito ai cani, che verrà recintato e gli animali potranno circolare liberamente», conclude Bendinelli. Nella speranza che i proprietari provvedano così a mantenere pulito il paese, godendo dell’opportunità di uno spazio riservato ai loro amici a quattro zampe.L’ordinanza riprende il contenuto di quella emessa, ancora nel giugno ’95, dall’allora sindaco Giorgio Comencini. Il regolamento quindi stabilisce: «È vietato lasciar vagare liberi i cani su aree pubbliche quali strade, vie, parchi, giardini e quantaltro. Su tali aree i cani vanno tenuti sempre al guinzaglio. Nei parchi e giardini i cani non potranno circolare al di fuori degli stradelli pedonali, con assoluto divieto di accesso ai tappeti erbosi. I proprietari devono asportare le deiezioni, avendo cura di depositarle nei cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e non è consentito il deposito nei cestini stradali portarifiuti. Dal rispetto di tale ordinanza sono esentati i cani per la conduzione dei ciechi ed i cani appartenenti alle forze dell’ordine».
Ordinanza comunale contro quello che è definito un «malcostume incontrollabile». Con un avviso: «La polizia urbana manterrà alto il livello dei controlli»