È già pronta la ricetta per risolvere il problema del traffico automobilistico in entrata al Parco Natura Viva che soprattutto nei fine settimana intasa la rete stradale attorno a Pastrengo, Sandrà e Bussolengo.Il progetto di riorganizzazione viabilistica, che sta per essere perfezionato, prevede lo stop alle auto all’interno dello zoo safari. Per ammirare leoni, zebre, tigri e gazzelle in libertà, i visitatori non useranno più le loro vetture private ma i mezzi pubblici (pulmini o trenino) che saranno messi a disposizione dal parco stesso. Ciò comporterà però la costruzione di nuovi parcheggi.Durante i «ponti» del 25 aprile e primo maggio centinaia di auto sono rimaste incolonnate per ore lungo le strade d’accesso al parco. Il timore è che il disagio continui per tutta l’estate. Su questo argomento si sono registrate anche delle prese di posizione da parte di rappresentanti politici. «È un problema che va risolto, i cittadini non possono essere ostaggi di chi vuole andare allo zoo», ha fatto presente Roberto Culicchi referente dell’Italia dei Valori per Pastrengo e il Garda, «è anche un problema di sicurezza». Il consigliere provinciale Marisa Veladrita, pure lei di Italia dei Valori, ha annunciato un’interpellanza al Consiglio provinciale.«La situazione di traffico intenso nelle vie di accesso al Parco Natura Viva, causata dal gran numero di visitatori, non è una novità per nessuno», dice il direttore del Parco Cesare Avesani Zaborra, «per cercare di risolvere questo problema abbiamo avuto diversi incontri con i sindaci di Bussolengo e Pastrengo e i rappresentanti delle forze dell’ordine. Tra poco sarà presentato un progetto di fattibilità, che è allo studio da diversi anni, e prevede l’utilizzo di mezzi alternativi alle automobili private per la fruizione del Parco. Nel frattempo, la situazione si potrebbe migliorare anche potenziando il servizio di trasporto pubblico. Attualmente però non esiste nessuna fermata degli autobus di linea nei pressi del Parco. Andrebbero sviluppate anche le piste ciclabili». Avesani sottolinea pure: «Il problema della viabilità è dovuto al successo che sta riscuotendo il Parco, che si sta imponendo come il primo parco faunistico in Italia. Di questo dovrebbe essere orgogliosa la comunità locale anche perché questa struttura, da anni impegnata nella tutela e conservazione delle specie animali minacciate, ha una valenza scientifica internazionale».Nei giorni di maggior afflusso il parco Natura Viva conta oltre diecimila presenze al giorno. Le colonne d’automobili iniziano a formarsi tra le undici e mezzogiorno. Uno dei punti critici è lo svincolo che unisce la Verona-lago a Pastrengo e Sandrà all’altezza della sala giochi Benacus. Qui convergono i veicoli che provengono dall’uscita delle autostrada di Affi, buona parte di quelle che arrivano dal casello di Peschiera e da quello di Verona Nord. «Se sarà approvato il nostro progetto, che prevede l’uso di mezzi pubblici, e non più delle automobili private, per visitare lo zoo safari, saranno allestiti nuovi parcheggi proprio all’ingresso del safari», ha reso noto l’ufficio comunicazione del Parco Natura Viva, «in questo modo si potranno togliere dalla strada molte automobili. Per la prossima stagione abbiamo in programma di risolvere definitivamente il problema e i disagi causati dal traffico. Ma già entro quest’estate contiamo di ampliare l’area da adibire a parcheggio».
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La risposta alla protesta dei residenti per il blocco della circolazione nella zona del Parco Natura Viva.
Il direttore: «Costruiremo parcheggi interni e trasporteremo i visitatori su pulmini»
Il direttore: «Costruiremo parcheggi interni e trasporteremo i visitatori su pulmini»