La grande, maestosa e solenne macchina dei «tridui» è ormai pronta nella basilica di Lonato. Le celebrazioni si terranno da oggi a domenica 23 febbraio con la partecipazione del vescovo ausiliare mons. Andrea Veggio. Un appuntamento molto importante, come sottolinea il parroco della comunità lonatese mons. Giuseppe Boaretto, «che attendiamo sempre con gioia. Una funzione che si ripete per tre giorni consecutivi in suffragio delle anime dei defunti, alla presenza del Santissimo Sacramento, che viene solennemente esposto». Si tratta di una particolare funzione che a Lonato iniziò sin dal 1758 per opera della confraternita di Santa Maria del Suffragio e ripresa nel 1803 dalla scuola del S.S. Sacramento. La prima macchina fu inaugurata il 29 gennaio 1758 e abolita nella seduta del Consiglio comunale dell’1 agosto 1783, perché nella sua struttura si avvicinava troppo alla pala di San Giovanni Battista e all’organo degli Organari Benedetti di Desenzano; i lumi, le candele, avrebbero potuto incendiare tutto. L’attuale «macchina» ossia il grande trono sul quale viene esposto il Santissimo Sacramento, è la terza giunta fino a noi dal 1828. Ideata e progetta nel 1813 da Leonardo Manzati, architetto e sacerdote veronese, è ora custodita dal gruppo dei Volontari dei Tridui, i quali non solo allesticono con grande maestria la «macchina», ma ne controllano lo stato di salute con doverosi e costanti interventi. I Santi Tridui inizieranno oggi: la cerimonia si ripeterà dopo la messa delle ore 20, quindi domani e domenica alle ore 18. Alla conclusione presenzierà la solenne concelebrazione il vescovo ausiliare di Verona mons. Veggio.
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Da oggi a domenica si rinnova l’antico rito
Tre giorni per i «Tridui» una pagina di storia sacra
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