Recenti scavi archeologici in via Santa Croce a Trento hanno portato alla luce una necropoli preromana di straordinaria importanza, riscrivendo così la storia della città. Gli archeologi, impegnati in attività di tutela preventiva durante i lavori di restauro di un edificio storico, hanno scoperto circa 200 tombe risalenti all'età del ferro, complete di ricchi corredi funerari e caratterizzate da pratiche di cremazione indiretta. La necropoli è emersa a una profondità di circa 8 metri e si sviluppa su un'area che ha mantenuto intatto il suo contesto grazie agli eventi alluvionali che l'hanno sigillata nel corso dei millenni.
L'assessore alla cultura Francesca Gerosa ha sottolineato l'importanza della scoperta, evidenziando come essa permetta di approfondire la conoscenza delle radici storiche della comunità trentina. Le indagini sono dirette dalla dott.ssa Elisabetta Mottes e coinvolgono un'equipe multidisciplinare per analizzare i reperti rinvenuti, tra cui oggetti in metallo e decorazioni elaborate che suggeriscono relazioni culturali con altre civiltà dell'epoca. Questo ritrovamento non solo arricchisce il patrimonio archeologico locale, ma offre anche nuove prospettive per la ricerca sul passato della regione.
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