A fine mese se festeggia Halloween, d’importazione anglossasone e ben lontana dalla nostra taradizione e cultura.
Sono diverse le Maschere famose in Italia: Pulcinella a Napoli, Balanzone a Bologna, poi Pantalone e Arlecchino; forse una delle più note è proprio Arlecchino. Da una ricerca fatta qualche anno fa da una giornalista: Antonietta Filippini della Gazzetta di Mantova, risulta che Arlecchino sia veramente esistito.
Si chiamava Tristano Martinelli, era nato a Marcarla (Provincia di Mantova). Era una maschera molto antica quella di Arlecchino e Tristano la impersonava per divertite i Gonzaga, i quali poi lo “prestavano” a molte Corti, e non solo italiane, per far divertire la gente. Ma anche in Francia, Inghilterra, Spagna, oltre a Firenze, Torino…
Arlecchino aveva un mulino a Bigarello (sempre Mantova), che oggi è una casa restaurata dove si vede affissa una lapide in sua memoria. Tristano Martinelli era proprietario del luogo: il mulino lo aveva acquistato da Alessandro Gonzaga nel 1616 e lo lasciò poi in testamento ai figli Francesco, Giovanni e Carlo, avuti dalla seconda moglie Paola Avanzi. Questo lo ricorda una lapide scritta in dialetto mantovano sulla casa di sua proprietà a Mantova, in vicolo Santa Maria. La lapide riporta: “Io sono quel bel molin di Bigarello, acquistato da Arlecchino comico famoso, perché i suoi figlioli non mi mandino in rovina, egli ha fatto un pensiero giudizioso”.
Oggi, la lapide è esposta nel Museo San Sebastiano in città a Mantova. A fine mese, i tempi moderni ci portano a ricordare Halloween, festa anglosassone, importata dall’estero che prova a offuscare il nostro Carnevale. Ma le nostre maschere e la tradizione italiana non vanno dimenticati. Andiamone fieri e raccontiamo queste storie ai nostri figli e nipoti.
(Silvio Stefanoni)