lunedì, Dicembre 23, 2024
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Nella cittadina le presenze si sono incrementate del 6 per cento

Turismo, 2000 da cornice

Il settore turistico, autentico volano dell’economia di Sirmione (come di moltissime altre località gardesane), ha registrato nell’anno che si sta concludendo una ricca serie di risultati e di soddisfazioni. Ne ricordiamo solamente due: l’assegnazione della Bandiera blu europea (consegnata alle cittadine migliori dai punti di vista della qualità delle acque di balneazione e della tutela del territorio) e l’apertura, finalmente, del Palazzo dei congressi. E partendo da questi presupposti (ma non solo da questi), il commento al bilancio 2000 presentato da Dino Barelli, presidente dell’Associazione degli albergatori in occasione dell’assemblea annuale della categoria, non poteva che essere lusinghiero. Eppure, a fronte di un » 6 per cento di presenze rispetto alla stagione scorsa, Barelli non ha mancato di inviare un paio di messaggi. «E’ necessario individuare e isolare forme di improvvisazione, di furberia e di negligenza che danno fastidio agli ospiti, soprattutto a quelli provenienti dall’estero»: è il primo messaggio lanciato a quegli albergatori che, talvolta, si dimenticano di certe regole chiave della professionalità. Il secondo, invece, Barelli lo ha rivolto a «commercianti e pubblici esercenti, affinchè collaborino lasciando aperte il più possibile le loro attività durante i mesi invernali; altrimenti l’impegno e gli sforzi economici sostenuti collegialmente dai tre poli produttivi di Sirmione (turistico, termale e congressuale) finirebbero per essere enormemente penalizzati». In effetti, con la riapertura dopo anni del Palacongressi, la stagione turistica della località gardesana è destinata ad allungarsi, anche fino ai mesi di dicembre e gennaio. Nelle settimane scorse, per esempio, si è saputo che più di una domanda per accogliere un congresso a Simione è stata respinta proprio per via del cronico letargo in cui sprofonda la cittadina tra novembre e marzo. Dove andrebbero i congressisti a fare shopping? E dove dovrebbero rivolgersi per bere un caffè o per cenare la sera in riva al lago? Discorso vecchio, si dirà. Ma con la riapertura del Palazzo dei congressi, e con l’incoraggiante incremento delle domande per poterlo utilizzare, coma ha precisato lo stesso presidente degli albergatori, è ormai arrivata l’ora di voltare pagina. «Il terzo polo della congressualità – ha infatti sottolineato Barelli -, in sinergia con quello termale e turistico, a breve termine ci permetterà di realizzare il prolungamento della stagione turistica nei periodi pre e post stagionali e di mezza stagione, garantendo una maggior apertura e un utilizzo più intenso delle nostre strutture con indubbi vantaggi economici». «Questi ambiziosi progetti – ha continuato Barelli – rendono però necessario il coinvolgimento concreto di tutti gli operatori del turismo». Un altro accenno Barelli l’ha voluto spendere rispetto all’esigenza di «dover investire, indipendentemente dalla capacità ricettiva delle aziende, nella modernizzazione dele strutture, nella qualità dei servizi offerti alla clientela e nella professionalità del proprio personale». Al termine dell’assemblea si è tenuta poi la tradizionale cena al ristorante «Ancora d’oro». Tra i presenti i presidenti dell’Azienda di promozione turistica del Bresciano, Maurizio Banzola, della Comunità del Garda, Adelio Zanelli, e degli Albergatori bresciani Paolo Rossi. Quindi l’assessore provinciale Ermes Buffoli, il senatore Massimo Wilde, il presidente dei commercianti sirmionesi Raoul Negri. A nome dell’amministrazione comunale è intervenuto anche il sindaco Maurizio Ferrari, che ha ricordato i prossimi eventi: la cronotappa del Giro d’Italia il 3 giugno e il premio giornalistico «Catullo».

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