venerdì, Novembre 22, 2024
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Secondo i primi dati l’industria delle vacanze sta perdendo quota. Desenzano e Sirmione: obiettivo «tenere le posizioni»

Turismo col fiato corto

Più ombre che luci. A metà luglio arrivano le prime indicazioni sull’andamento dell’industria delle vacanze. E, in assenza di dati statistici ufficiali, sono i diretti protagonisti a misurare la temperatura della stagione. Che non sembra proprio entusiasmare, anzi. Gli albergatori di Desenzano vedono nero, parlano di flessione, di situazione critica. Nemmeno Sirmione, perla delle isole e delle penisole come la definì Catullo, e perla del turismo gardesano quanto a numeri, sprizza ottimismo. Tanto che la situazione per gli ottimisti è eguale allo scorso anno, per i pessimisti segnerebbe un regresso pesante. Quel che è certo, al di là delle statistiche e sulle disquisizioni sugli arrivi degli inglesi piuttosto che dei tedeschi, è che il bilancio economico dell’industria del «forestiero» è decisamente negativo. Non ci si scappa e nessuno nega il fenomeno. Ma soprattutto non c’è stata quell’inversione di tendenza che ci si attendeva. Lo dice a chiare lettere Franco Cerini, albergatore di Sirmione che con il fratello Vittorio moglie e figli gestisce una catena di alberghi. Già, la ripresa nel comparto turistico non è ancora arrivata. «Ci battiamo per mantenere le posizioni, per riempire le camere, facendo una politica dei prezzi aggressiva, praticando già in questo periodo sconti. Questo – aggiunge Franco Cerini – vuol dire che lavoriamo ad un 15% in meno rispetto all’estate del 2003, quando Sirmione perse in una sola stagione il 10% secco. Siamo calati anche lo scorso anno. Poi c’è il bilancio economico, in netta discesa». Non sono improntate all’ottimismo le considerazioni raccolte a Desenzano, che lo scorso anno aveva chiuso i conti con un buon risultato. «La Pasqua a marzo è stata come un normale week end. In aprile abbiamo perso il 30%, maggio in equilibrio, a giugno valuto il calo in un buon 10%, luglio non ci ha portato molti clienti», dice Saverio Ziliani presidente di Hotel promotion, il consorzio degli albergatori che raggruppa oltre 2.000 posti letto. «Non c’è richiesta e se il cosiddetto turismo d’affari tutto sommato tiene, quello delle famiglie è in calo. Va male nonostante abbiamo ribassato i prezzi già a luglio, scesi ai livelli di 3 anni fa. Eppure i potenziali clienti entrano, chiedono il prezzo, escono e non ritornano. Siamo per ora in flessione e lo sono soprattutto gli incassi, il bilancio economico delle aziende soffre da anni ormai». Per ridare slancio al turismo lacustre l’assessore regionale Pier Gianni Prosperino proprio a Desenzano ha annunciato l’avvio di un’azione promozionale con uno spot da trasmettere sulle televisioni straniere, soprattutto di Germania, Austria, Inghilterra. Mentre l’assessore provinciale Minini ha promesso per l’anno prossimo finanziamenti per le strutture alberghiere e per l’aggiornamento professionale degli addetti. Basteranno a rilanciare il turismo del Garda?

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