Che ci siano meno tedeschi, dice, è vero. Ma che questo sia sinonimo di crisi, puntualizza, è assolutamente sbagliato. Di più: che la conta dei turisti sul Garda sia diventato l’unico pensiero di qualche nemico politico per affondare lui e il suo assessorato è più che evidente ma altrettanto inutile. «Perchè», spiega, «anche a rigirarli, i numeri non tornano e dicono le cose come realmente stanno: danno ragione a me e al lavoro portato avanti dalla Provincia per la promozione turistica del lago e di tutto il territorio». Per provarlo, l’assessore al turismo Davide Bendinelli, dà i suoi di numeri: «nei primi sei mesi di quest’anno il Garda ha registrato un incremento di presenze dello 0,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2002. Poca cosa, ma la crescita, anche per chi si ostina ad analisi allarmanti, c’è». Insiste: a quelli dell’opposizione che lo accusano di immobilismo – in testa a tutti il consigliere diessino Nicola D’Arienzo – risponde «mettendo i puntini anche sull’ultima artata strumentalizzazione della vicenda dell’accordo di programma con Mantova, Brescia e Trento. Hanno detto che è saltata perchè Verona non era pronta per la firma? Non è vero perchè quello di lunedì scorso sull’Isola del Garda era solo un incontro di presentazione, un pre-patto relativo a futuri progetti di promozione del Garda: visto che il tutto partirà a gennaio, c’era il tempo per rimandare l’appuntamento a settembre, dando così modo alle varie amministrazioni di portare la delibera in Consiglio per l’approvazione. E così è stato fatto». «Sono quindi tendenziose le accuse di D’Arienzo», continua Bendinelli, «tendenziose e facilmente smontabili: non è che Verona, rimandando la firma, abbia perso il treno, anzi, ha semplicemente voluto arrivare il più preparata possibile alla sottoscrizione: farla in agosto o un mese dopo, visto che questo non ne condiziona l’avvio, è indifferente, no?». A ricordargli che la Provincia di Mantova, ad esempio, aveva già organizzato tutto compreso il trasporto sull’isola per tutti i partecipanti alla «cerimonia», l’assessore risponde rigirando la questione: «Se lo avesse fatto, avrebbe firmato con il nulla osta della Giunta e non con quello del Consiglio, che ratificherà il progetto il 30 settembre. D’Arienzo, così corretto e preciso, voleva forse che facessimo lo stesso anche noi? Non è meglio affrontare le cose seguendo i passaggi imposti dalla normativa invece che facendosene beffe?». A sostegno dell’impegno della Provincia nel sostenere il turismo, Bendinelli ricorda che qualcosa di grosso bolle in pentola: «è la creazione di una nuova società con Comune di Verona, Fiera, aeroporto Catullo, Camera di commercio per fare marketing territoriale. Ne abbiamo informato il professor Alvisi, lo studio di fattibilità potrebbe partire in ottobre: se tutto va bene, con l’anno nuovo, grazie anche a questo sodalizio economico, avremo a disposizione nuovi finanziamenti per la promozione turistica di tutto il territorio provinciale». L’ultima parola per i consorzi tanto criticati – sempre dall’opposizione – «Lago di Garda è» e «Verona tutt’intorno» che hanno rilevato l’attività delle vecchie Apt (agenzie di promozione turistica): «Insieme a quelli di Asiago e di Treviso, ad esempio, abbiamo trovato l’intesa per un punto fisso a Monaco. Certo», ammette l’assessore, «margini per crescere ce ne sono sempre ma da qui a sostenere che sono un fallimento, ce ne vuole». E torna a snocciolare i numeri: «nel 2004 Lago di Garda è stanzierà un milione di euro per le proprie attività al posto dei 125mila euro che quattro anni fa aveva messo sul tavolo l’Apt. Segnale che le cose vanno avanti e che si sta lavorando nonostante la crisi economica che il paese sta attraversando».
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Dopo le accuse del consigliere D’Arienzo di aver fatto rimandare un accordo di programma per la promozione del lago
L’assessore Bendinelli replica alle critiche: «Presenze in aumento»