Le Strade del vino bresciane si affacciano sul 2005 con un ambizioso programma promozionale ed un obiettivo comune: quello di rinnovare una sinergia fino ad oggi messa in secondo piano dalle inevitabili necessità organizzative e burocratiche, per sfruttare appieno un potenziale economico in crescita esponenziale. Le cifre del resto parlano chiaro: nel solo 2004, gli enonauti in viaggio sulle strade dei vini e dei sapori lombarde sono stati oltre mezzo milione. Esiste insomma e si amplia a macchia d’olio una nuova utenza turistica, esigente ed evoluta, che cerca emozioni anche e soprattutto attraverso i sapori di un territorio, opportunamente associati ai valori culturali ed ambientali: e la provincia bresciana appare più che mai pronta per giocare un ruolo di primo piano in questo nuovo mercato, come testimoniato ieri dai presidenti della Strada del Franciacorta, della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda e della Strada dei Colli dei Longobardi, chiamati a Villa Barboglio dall’assessore provinciale all’Agricoltura Mariastella Gelmini per presentare progetti, manifestazioni e proposte per l’anno entrante. «Le Strade del Vino bresciane rappresentano l’esemplificazione di quel concetto di integrazione che è alla base della nostra politica di promozione dell’agricoltura e delle sue eccellenze – spiega l’assessore provinciale all’agricoltura Mariastella Gelmini -. In questi organismi c’è la sintesi perfetta per un’offerta turistica nuova, finalizzata in maniera sempre più netta a catturare le attenzioni di un utente consapevole, che rappresenta il target obbligato di un sistema che non può certo mettersi in competizione con i modelli turistici dei paesi emergenti, vincenti in partenza sul prezzo, e che deve al contrario scommettere tutto sulla qualità». Che il 2005 sia destinato a rappresentare un anno di svolta per le strade bresciane è dimostrato soprattutto dalle grandi novità in materia di segnaletica: quella della Strada del Franciacorta è arrivata finalmente a settembre ed è oggi stata posata all’80%, più o meno come quella della Strada dei Longobardi. Quella della Strada del Garda comincerà invece ad arrivare ai primi di gennaio, e questo consentirà per certi versi a circuiti fino ad oggi più virtuali che reali di materializzarsi agli occhi dei visitatori. Un passaggio fondamentale, al quale si aggiungono programmazioni ed attività promozionali sempre più ambiziose. Se la Franciacorta, come spiegato dalla presidente Lucia Barzanò, punterà molto sulla promozione all’estero (c’è un’interessante opportunità con un tour operator norvegese che verrà approfondita in gennaio) e su appuntamenti ormai classici come la caccia al tesoro, la Strada gardesana, rappresentata dal presidente Luca Formentini, preannuncia l’adesione della Società di San Martino e Solferino, che si aggiunge ad altre importanti realtà museali come la fondazione Ugo da Como e il Vittoriale, la presenza per tutto l’anno nelle carte dei ristoranti soci del menù delle stagioni della strada e la pubblicazione di un volume di antiche ricette del territorio; infine la Strada cittadina, quella dei Longobardi, che secondo il presidente Michelangelo Scarpari sarà in pista fin dalla primavera con la classica «Biciclettata del Gusto», con presentazioni a vari livelli e con un evento realizzato al Castello di Brescia. «L’assessorato provinciale all’agricoltura sarà sicuramente a fianco delle Strade dei vini – ha concluso l’assessore Gelmini-. E questo per contribuire a fare in modo che l’agricoltura bresciana dispieghi pienamente il suo potenziale».
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Provincia e rappresentanti delle associazioni hanno illustrato ieri le iniziative di valorizzazione. I progetti di promozione di Garda, Franciacorta e della città