venerdì, Novembre 22, 2024
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Per tutto maggio, sette ristoranti del paese proporranno menù con prodotti locali

Un mese a base di erbe del Baldoe vino Chiaretto

Per tutto maggio, a San Zeno di Montagna il Bardolino Chiaretto sposa le erbe officinali del Monte Baldo. Lo sposalizio avviene attraverso i menù degustazione di sette ristoranti del Comune baldense, distribuiti fra i 700 metri d’altitudine di San Zeno di Montagna e i 1000 di Prada: in tavola una lunga serie di piatti nei quali le erbe spontanee della montagna sono assolute protagoniste, tarassaco, bruscànsi (germogli del pungitopo), bruscandoli (luppolo), s-ciopéti (silene), scràus (Buon Enrico), borraggine, ruta. L’iniziativa, promossa dal Consorzio di tutela del Bardolino, ha per titolo «Erbe del Baldo e Bardolino Chiaretto» e si avvale del patrocinio del Comune di San Zeno di Montagna e di Slow Food del Garda Veronese.I locali aderenti sono i ristoranti Al Cacciatore, Bellavista, Costabella, Genziana, Sole, Sole e Neve, Taverna Kus. Sarà da loro che si potranno provare ricette quali i tortelli di ortica e ricotta affumicata, gli gnocchi di patate e ortica con ragù di coniglio e bruscànsi, i bigoli con borraggine e agnello, il filetto di maiale al miele di tarasacco con il canedarlo di funghi e spinaci selvatici, la faraona croccante con pere e radicchio da campo. E per dessert, tentazioni come il fagottino di ricotta e dragoncello con spuma allo sciroppo di fiori di sambuco, oppure una porzione di formaggio di malga e miele di tarassaco. Il tutto ovviamente accompagnato dal Bardolino Chiaretto.«Il Chiaretto», dice il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino Giorgio Tommasi, «è Il vino della bella stagione. La sua indole fruttata, la sua freschezza accattivante ben si accostano alla cucina di primavera. Dunque, eccoci a proporre questo rosé con i piatti tipicamente primaverili che portano in tavola un assaggio del patrimonio botanico del monte Baldo». E il successo del Chiaretto è ben rappresentato dai numeri: nell’ultimo biennio si è registrato un vero e proprio boom della versione rosata del Bardolino, con un incremento delle vendite del 40%, portando a 8 milioni e mezzo le bottiglie commercializzate nel mondo (e a circa mezzo milioni le bottiglie della versione spumantizzata). L’iniziativa si avvale del sostegno della Regione Veneto.

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