Taglio del nastro, ieri mattina, a Gardaland per «Sea Life». Costata 15 milioni di euro, è la ventottesima struttura al mondo del marchio Merlin; la prima a essere in Italia. Alla cerimonia, con l’amministratore delegato di Gardaland, Aldo Vigevani, hanno preso parte l’assessore provinciale al turismo, Antonio Pastorello, con Maurizio Bernardi e Fausto Scappini, rispettivamente sindaco e assessore all’urbanistica di Castelnuovo.«Siamo lieti e orgogliosi di avere finalmente inaugurato una realtà unica per il nostro Paese e per Gardaland», dice Vigevani. «La caratteristica degli acquari “Sea Life” è coniugare intrattenimento, dunque la spettacolarità anche scenografica che é la prima vocazione del nostro Parco, e progetto educativo, didattico e scientifico». «Altro motivo di orgoglio è che con l’apertura di “Sea Life” si posa finalmente la prima pietra del secondo Parco di Gardaland: che sarà non più stagionale ma aperto tutto l’anno. Un passo in avanti per diventare un polo di attrazione con offerta di intrattenimento diversificata e ampliare la stagione turistica del lago. Noi ci crediamo. Aspettiamo una risposta anche da altre realtà imprenditoriali e ricettive».Una filosofia che è stata ripresa dall’assessore provinciale. «Complimenti a Gardaland per aver saputo e voluto puntare in questa direzione. “Sea Life” è turismo dell’istruzione e di qualità. Occorre far capire come questa sia la strada da seguire. È il risultato dell’impegno verso la qualità. Qui le strutture, anche ricettive, ci sono. È il futuro del turismo».E a sperimentare l’impatto del cosiddetto «imparare divertendosi» sono state, ieri, quattro classi quinte della scuola primaria di Peschiera. Accompagnate dagli insegnanti e dalle guide di “Sea Life”, le classi hanno completato con entusiasmo e stupore il percorso: dalle prime ambientazioni dedicate al bacino del Sarca, immissario Garda, e alla fauna ittica lacustre, alle vasche dedicate ai pesci del Delta del Po. Di qui il passaggio ad atmosfere e faune tropicali sino a immergersi nel tunnel che guida i visitatori in una «passeggiata» sui fondali oceanici. Il tutto accompagnato da una serie di cartelli e giochi, come un test, verificano la conoscenza dei visitatori in particolare dei più piccoli. Ultima tappa lo spazio dedicato al progetto S.o.S. (Save our Seas – Salviamo i nostri mari): tabelloni che illustrano il mondo marino, i pericoli che lo minacciano, inclusa l’azione dell’uomo, i comportamenti e le iniziative, promosse dallo stesso programma S.o.S. per tutelarlo.«È sempre più urgente poter proporre una didattica del reale, dove i ragazzi possano trovare riscontro a quanto studiato sui libri», commenta di Marilinda Casagrande, una delle insegnanti. «Una struttura come questa non può che essere un’importante risorsa».
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Debutta la nuova attrazione del parco divertimenti. Taglio del nastro e subito la visita di scolaresche lungo un percorso creato per vedere e imparare