Gabriele Lazzarini, per oltre vent’anni capo del Soccorso alpino veronese e quindi abituato ad affrontare le emergenze, esperto del servizio valanghe del Cai e di elisoccorso, già dieci anni fa aveva proposto alla Comunità del Garda l’istituzione di un sistema di rilevamento meteorologico per tutto il bacino del Garda. «Il Garda ha un microclima particolare, in questa zona si possono sviluppare dei fenomeni metereologici, come quello di domenica, che è impossibile prevedere con sistemi di rilevazione a più larga scala. Per questo assieme al professor Paolo Frontero dell’università di Modena avevamo proposto alla Comunità del Garda un progetto ad hoc studiato per il Garda. Questo progetto prevede l’installazione di una serie di centraline, che peraltro sono già in funzione sul monte Baldo e sui Lessini, su tutto il lago di Garda. Questi strumenti devono essere collegati a un sistema informatico, in grado di elaborare i dati e di fornire in tempo reale l’evoluzione delle condizioni meteo sul lago. Così tutti i circoli nautici e le istituzioni preposte ai soccorsi avrebbero la possibilità di attivarsi, se necessario, in pochissimo tempo. Certo che per concretizzare tutto questo è necessario avere un unico e autorevole interlocutore. Dieci anni fa, quando abbiamo presentato questa iniziativa, non si sono nemmeno degnati di darci una risposta».
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Presentato alla Comunità del Garda