lunedì, Dicembre 23, 2024
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sub della scuola «Soloblu» di Padenghe hanno lanciato un singolare progetto a Manerba. Già collocata una statua di Venere, a marzo toccherà a Ermes

Un piccolo Olimpo in fondo al lago

La riproduzione in resina della famosa Venere di Milo è stata collocata nelle acque del lago, a 800 metri dalla spiaggia della Rocca di Manerba dal gruppo sommozzatori che gestisce la scuola sub «Soloblu» del Lido di Padenghe. Il progetto è stato battezzato «Atlantide 2002» ed entro la fine del 2003 promette di sistemare altre tre divinità dell’antica Grecia a far compagnia al capolavoro classico. Presto ritroveranno quindi il loro mitologico Olimpo sul fondale del lago. La prossima sarà la statua di Ermes, che verrà collocata in marzo e seguirà, come Venere, i punti cardinali. «Il nome dato all’iniziativa – spiega Mario Vavassori, istruttore federale di immersione Anis da 15 anni, con una grande passione per la storia e l’archeologia – vuole essere un tributo alla cultura originaria, a quella da cui sono derivate in seguito tutte le altre». Dopo essere stata trasportata al largo, la statua, alta ben 2,5 metri, è stata calata a una profondità di 18 metri, e con l’aiuto degli operatori subacquei è stata guidata fino a raggiungere il fondo, e lì ancorata al cemento. Un lavoro, questo, delicato, che ha impegnato a lungo i sommozzatori. «La nostra iniziativa – continua Vavassori che ha collaborato assieme allo staff di «Soloblu» alla realizzazione del progetto – risponde a diverse esigenze. Innanzitutto al tentativo di offrire nuove strutture e servizi in grado di aggiornare in continuazione una forma di turismo ormai tradizionale come quello sportivo. In secondo luogo, al desiderio di garantire la sicurezza di immersioni guidate da personale esperto nel contesto di una attività sportiva che, in questi ultimi anni, ha conosciuto numerosi incidenti, anche mortali. Troppi sommozzatori improvvisano, spinti dal fai-da-te». Una volta terminati i lavori, le quattro statue saranno collegate tra loro a formare un vero e proprio percorso sottomarino visitabile già a partire dalla stagione prossima. «Per ragioni di sicurezza – continua l’istruttore – abbiamo limitato il numero massimo di adesioni ad otto persone, che possono partecipare solo se hanno già seguito corsi base». La Rocca di Manerba, non è nuova ad iniziative del genere. In occasione della santificazione di Padre Pio, infatti, è stato collocato a 24 metri di profondità, ai piedi del promontorio roccioso un bassorilievo con l’immagine del frate di Petrelcina. «La scelta del luogo per posizionare le nostre statue – afferma Vavassori- è ricaduta sulle acque al largo della Rocca di Manerba, per due motivi fondamentali: perché la Rocca è destinata tra non molto a diventare Parco e il nostro piccolo contributo potrebbe in qualche modo arricchire il suo già indiscusso valore naturalistico e archeologico, e perché, dal punto di vista morfologico, questa zona si presta molto bene alle immersioni; ricca, infatti, di diverse varietà di pesci e di una conformazione geologica articolata in numerose spaccature e ampi pianori subacquei offre ai sommozzatori la possibilità di fare un’esperienza nelle acque del nostro lago davvero unica».

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