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Il 16 maggio la proclamazione in San Pietro a Roma di un prete con solide radici sul Garda. E’ padre Annibale Maria Di Francia, fondatore dei Rogazionisti

Un santo per i piccoli orfani

Domenica 16 maggio, in piazza S. Pietro a Roma, papa Giovanni Paolo II proclamerà santo il beato padre Annibale Maria Di Francia, fondatore dei Rogazionisti, un istituto religioso che ha radici profonde e una casa a Desenzano del Garda. Padre Annibale Maria Di Francia verrà santificato insieme ad altre cinque persone, tra cui don Orione. «La comunità di Desenzano si sta attivando – dice padre Giovanni Cecca, rettore dell’istituto gardesano – per partecipare a questo grande evento. Padre Annibale è stato definito dal Santo padre precursore della moderna pastorale vocazionale e padre degli orfani e dei poveri». «Eleviamo al Padre celeste – conclude padre Cecca – la nostra preghiera di lode e ringraziamento perchè il giorno tanto atteso è arrivato». Sabato 8 maggio è prevista la giornata commemorativa in onore di padre Annibale Maria Di Francia nell’aula magna dell’istituto Rogazionisti e nel duomo (con una solenne concelebrazione presieduta dal cardinal Gianbattista Re). Saranno presenti le autorità locali e provinciali. La notizia della proclamazione alla santità di padre Annibale è stata accolta con gioia dalla comunità dei padri rogazionisti, dal direttivo degli ex allievi, da tutta la cittadinanza desenzanese ed anche dai paesi limitrofi, che si stanno attivando per organizzare manifestazioni. Alle porte delle chiese del basso Garda sono state affisse locandine che annunciano l’importante notizia. La sede dell’istituto antoniano dei Rogazionisti è villa Pellegrini, stupenda residenza che si affaccia sul lago, immersa in uno splendido parco. Villa Pellegrini è nota anche per il cosiddetto «delitto dell’alabarda»: nel marzo 1947 venne assassinato nel parco della villa il conte Giovanni Pellegrini Malfatti. La villa da oltre mezzo secolo accoglie ed educa ragazzi. All’inizio le porte furono aperte per assicurare il pane e un tetto agli orfani. Attualmente l’istituto accoglie ragazzi problematici. I Rogazionisti, emuli del fondatore Annibale Di Francia, proclamato padre degli orfani e dei poveri, contano sull’aiuto di benefattori, promuovono iniziative i cui proventi vengono condivisi con le attività missionarie rogazioniste in Asia, Africa, America Latina, Europa dell’Est. L’associazione onlus (di recente fondazione) Amici dell’antoniano dei Rogazionisti, intende fare conoscere la storia di questi padri. Per il pellegrinaggio a Roma (da venerdì 14 a lunedì 17 maggio) le iscrizioni si ricevono entro e non oltre martedì 20 aprile. Il programma di massima: partenza alle ore 6.30 dal piazzale dell’istituto (pranzo al sacco). Rientro a Desenzano lunedì 17 verso le ore 22. Soggiorno in hotel a tre stelle in camera doppia (camere multiple per ragazzi; supplemento camera singola euro 45 per tre notti), colazione e cena. Zona Castelli romani. Sabato e domenica pranzo in un ristorante; lunedì pranzo in un ristorante sulla strada di ritorno. Cena in un autogrill. Quota di partecipazione: euro 212 (bevande escluse) » euro 15 per kit (facoltativi ma utili). Per prenotazioni: istituto Rogazionisti, tel. e fax 030 9141743; signor Costantini, tel. 030 9120667; signor Carra, tel. 045 7925236; signor Gorini, tel. 333 1132350. La grande amicizia tra don Orione e padre Annibale risale all’epoca in cui il fondatore della famiglia orionina fu mandato da Pio X a Messina come vicario generale per contribuire alla ricostruzione dopo il terremoto del 1 908 e per moralizzare il clero locale. Don Orione subì un attentato. A difenderlo dalle aggressioni della stampa laica fu un giovane sacerdote – giornalista, padre Annibale Di Francia. I due erano accomunati dall’amore per i poveri. E da più di 50 anni i padri Rogazionisti sono protagonisti della storia gardesana. Il 20 agosto 1949 aprirono un orfanotrofio a Desenzano. Un’iniziativa utilissima. L’Italia lamentava ferite aperte: città distrutte, famiglie in lutto, ragazzi senza padre o orfani di entrambi i genitori. I religiosi avviarono un provvidenziale progetto di accoglienza. Padre Annibale Maria Di Francia (1851-1927), messinese, fondò la congregazione nel 1897. Nel 1990 Giovanni Paolo II l’ha portato alla gloria degli altari. Marchese per titolo, canonico per merito, il beato Annibale si votò alla preghiera e ai poveri. Affidata alla protezione di S. Antonio, l’opera intrapresa da padre Annibale si affermò in Sicilia e in Puglia. Padre Annibale però aspirava ad esportare la propria esperienza. Si racconta che nel 1917, viaggiando su un treno diretto a Padova, fu attratto dall’azzurro del lago di Garda ed espresse il desiderio di fondarvi un istituto antoniano. Dopo 30 anni quel desiderio divenne realtà.

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