Potrebbe essere il toccasana contro la microcriminalità che da tempo imperversa nei sette Comuni della Valtenesi e che vede come principale obiettivo le abitazioni di privati cittadini, abitate o, in particolar modo, disabitate per lunga parte dell’anno essendo le cosiddette seconde case. Ora gli amministratori pubblici della Valtenesi non ne possono più delle continue lamentele avanzate dai propri concittadini. Non passa giorno che almeno una delle oltre 5000 abitazioni venga presa di mira e, visitata dai ladri. Furti a ripetizione contro i quali nessuno può farci niente, o quasi. Le forze dell’ordine nonostante il loro quotidiano compito di pattugliamento e prevenzione verso il crimine, non possono più di tanto. Allora cosa fare? Ci ha pensato, ed è da molto tempo che lo stava meditando, il sindaco di Manerba, Isidoro Bertini. Mettere tutto il territorio sotto il diretto controllo satellitare. Un’idea non male anche perchè ormai questi satelliti ci seguono un po’ ovunque e quindi è un gioco da ragazzi, o quasi, ritrovarci sotto il loro controllo. L’idea è piaciuta non solo ai sindaci della Valtenesi (Manerba, Padenghe, San Felice, Puegnago, Polpenazze e Soiano), ma anche al 90% della popolazione interpellata sull’argomento. Se il progetto andrà a buon fine, ma tutto fa pensare positivamente, a questi Comuni se ne aggiungeranno altri limitrofi. In sostanza si tratta di installare, per una cifra media di un milione comprensiva di installazione e riferita ad un appartamento di medie dimensioni, un sofisticato congegno da cui, in caso di necessità o pericolo, l’utente possa far scattare il segnale di allarme che in pochissimi secondi verrà convogliato alla pattuglia di vigili appositamente costituita per questo servizio, in funzione 24 ore su 24, che interverrà immediatamente sul luogo segnalato. La proposta è che ogni Comune assuma un nuovo agente di Polizia municipale da destinare esclusivamente a questo servizio, sette persone che, con i turni, riuscirebbero a coprire l’intero arco della giornata. In Valtenesi vivono mediamente 15 mila residenti che salgono ad oltre 60 mila nel corso dei mesi estivi. Presenze queste calcolate unicamente nelle ville, seconde case, appartamenti e residence. In questo conteggio non sono comprese le persone ospiti in alberghi e campeggi. Per poter dare inizio al progetto «Valtenesi sicura» occorrerà raggiungere almeno 1200 adesioni e definire alcune questioni come le competenze per la stesura dei contratti e la riscossione dei canoni, circa 600 mila lire l’anno. Una soluzione per la gestione potrebbe essere il futuro Consorzio forestale della Valtenesi che, dopo la tornata elettorale regionale, sta per essere costituito. Secondo il sindaco di Padenghe, Giancarlo Allegri, i Comuni non dovranno farsi carico direttamente della parte commerciale. Dovrà essere un’azienda esterna a farlo e potrebbe essere proprio il Consorzio forestale ad occuparsi dei contratti e della riscossione di canoni di abbonamento. Buona invece l’idea di costituire un’apposita sezione della Polizia urbana, in quanto sono in grado di operare direttamente anche arresti, cosa invece non possibile agli appartenenti agli istituti di vigilanza privati. Inoltre alla Polizia urbana è concessa la facoltà di utilizzare sistemi visivi (lampeggiante blu) e sonori (sirene) in modo da essere avvantaggiati in caso di interventi urgenti. In effetti se per caso la pattuglia dovesse trovarsi ai Laghetti di Sovenigo, e l’allarme dovesse scattare in località Santa Giulia di Padenghe, due estreme distanze, il tempo necessario di intervento sarebbe non inferiore ai trenta minuti, ossia tutto il tempo necessario ad eventuali malviventi per portare a termine il furto o altro crimnine e poi fuggire. Con sirene e lampeggianti, e quindi precedenza assoluta, i tempi potrebbero diminuire notevolmente, scendendo anche al di sotto dei dieci minuti.