domenica, Dicembre 22, 2024
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Una pubblicazione edita dalla Grafo. Informazioni utili sull’area di Prabione

Una guida al parco

Tignale – Un nuovo strumento di conoscenza ed approfondimento è a disposizione dei visitatori del «Centro Parco» allestito a Prabione di Tignale ed aperto al pubblico da meno di due mesi. La guida, scritta da Carlo Simoni («Il Centro Visitatori del Parco Alto Garda Bresciano») edizioni Grafo, pagine 144, euro 10) è stata pubblicata a cura della Comunità Parco e dell’Azienda Regionale delle Foreste. Consente una lettura del Centro anche a chi lo visita senza aiuto alcuno della guida. Inoltre, particolare sul quale si punta molto, il libro rimane e chiunque può utilizzarlo, raccogliendo suggerimenti per successive escursioni sul territorio. Bruno Faustini, presidente della Comunità Parco, presenta così il lavoro: «Le informazioni e le immagini distribuite lungo il percorso di visita del Centro sono state raccolte in questa agile pubblicazione. La guida fornisce uno strumento utile non soltanto per supportare le attività didattiche scolastiche, ma anche per soddisfare le esigenze di conoscenza e approfondimento di ogni visitatore». Il libro, infatti, presenta la mappa del Centro allestito a Tignale, salvo poi inoltrarsi per diverse tematiche in ciascuno dei temi proposti ai visitatori. Fornisce, inoltre, la possibilità di possedere una guida tascabile a coloro che intendono confrontarsi con la realtà concreta che il territorio del Parco offre. Le descrizioni sono accompagnate da suggestive fotografie e dalla traduzione in inglese e tedesco. Tra gli argomenti affrontati figura la formazione del lago, ghiacciai e morene, montagne e rocce nei successivi periodi geologici. E ancora: acque, venti e vegetazione, gli abitatori del Garda, a partire dai più antichi ai romani, per passare poi all’epoca veneta ed al contrabbando. Si procede con le attività economiche: il lavoro dei pescatori, i giardini di limoni, le attività della gente di montagna, fucine e filatoi, le cartiere, l’olivo e l’olio, fino a giungere ad una delle più significative industrie che hanno segnato per quasi un secolo l’alto Garda: il cotonificio di Campione. La parte conclusiva è, ovviamente, dedicata all’industria del forestiero, che ha cambiato i connotati morfologici al territorio e quelli economici ai suoi abitatori.

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