lunedì, Dicembre 23, 2024
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Poco meno di 21.700 posti letto, dei quali 1350 distribuiti in 32 alberghi e gli altri suddivisi tra 12 campeggi e 53 tra residences e alloggi privati.

Una nuova guida illustra il paese alle migliaia di turisti

Poco meno di 21.700 posti letto, dei quali 1350 distribuiti in 32 alberghi e gli altri suddivisi tra 12 campeggi e 53 tra residences e alloggi privati. È a grandi linee l’offerta ricettiva di un paese che conta all’incirca sei mila abitanti e che lo scorso anno ha visto gli arrivi dei turisti salire a oltre 312 mila, totalizzando complessivamente qualche cosa come poco meno di due milioni di presenze turistiche. Se a queste poi assommiamo quelle consumate dai proprietari di ville e appartamenti, la media giornaliera del movimento turistico nei mesi da aprile a ottobre si aggira sulle 12/15 mila presenze con picchi nei mesi di maggior afflusso di 50/60 mila. Una capacità ricettiva notevole sintetizzata in una ventina di paginette della nuova guida turistica stampata a cura dell’Associazione albergatori in collaborazione con l’Associazione ristoratori, dell’Azienda di promozione turistica Riviera degli olivi e dell’assessorato comunale al Turismo. L’opuscolo a colori, presentato alla Taverna da Oreste «è frutto», come ha precisato il sindaco Luca Sebastiano «della cooperazione tra le varie associazioni di categoria, rappresenta e pone in luce la potenzialità delle risorse locali. Nello stesso tempo la guida viene a essere un messaggio ben preciso dell’immagine che vogliamo dare al nostro paese, fatta anche di attività musicali, sfilate di moda e manifestazioni di richiamo e intrattenimento turistico in concorso con i vari operatori e il volontariato». Una guida che rappresenta un primo sforzo, ha sottolineato il presidente degli albergatori lacisiensi Pino Greco, di un programma più ampio con coinvolte le associazioni: dagli albergatori ai campeggi, della ristorazione e del commercio. «Sicuramente un modo per far partire e arrivare a creare», ha detto il presidente dell’Azienda di promozione Enrico Merenda «programmi in sinergia con gli altri comuni gardesani al fine di migliorare l’offerta e di riflesso ottenere una sempre migliore qualificazione del movimento turistico». Giuseppe Lorenzini presidente dell’Unione gardesana albergatori veronesi (Ugav) ha invece rilevato come dei circa due milioni di presenze turistiche solo il 9 per cento venga dal settore alberghiero lacisiense: «un’anomalia rispetto alla maggioranza dei comuni turistici lacustri». Osservazione che ha dato spunto e spazio al dibattito in merito alla neccessità o meno di realizzare sul lago nuove strutture ricettive. Indispensabili, è stato rilevato, per Lazise che tra l’altro ha in programma, dopo l’avvenuta approvazione della variante generale al piano regolatore, la costruzione di cinque nuovi alberghi per complessivi all’incirca 650 posti letto. «Importante», ha detto Lorenzini, «che venga salvaguardata quell’identità turistica del Garda fatta al 75 per cento da piccole aziende». Quello che manca è uno studio approfondito che individui il limite di saturazione della capacità ricettiva per non arrivare «a morire di turismo».

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