Una nuova opera arricchirà il già ricco percorso espositivo della mostra permanente dedicata al Vate dal titolo OMAGGIO A GABRIELE D’ANNUNZIO, che presenta, all’interno del suggestivo Vittoriale degli italiani di Gardone Riviera (BS), opere già in collezione nella casa museo ed alcune appositamente pensate da artisti contemporanei.Si tratta del Cavallo di Mimmo Paladino, una scultura di grandi dimensioni del maestro campano, che sarà posizionato nell’Anfiteatro di Giancarlo Maroni, e che rappresenta un ideale omaggio alla passione di d’Annunzio per i cavalli. Il Cavallo è un pezzo unico, alto 4 metri e di colore blu.L’inaugurazione, alla presenza dell’artista e di Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani, si terrà sabato 8 maggio, alle ore 11.00, verrà salutata, per una rinnovata tradizione, con gli undici colpi di cannone che festeggiavano gli ospiti graditi dalla Nave Puglia.A proposito della collaborazione col Vittoriale Paladino sottolinea che a convincerlo “è stata la forza evocativa del luogo, l’anfiteatro, gli echi della Duse, il paesaggio. Guerri vuole svecchiare il Vittoriale, togliere polvere: è una bella idea. Il luogo è ancora carico dell’energia, dell’euforia creativa di D’Annunzio. E il dialogo con le altre arti, con linguaggi in apparenza distanti, non mi ha mai spaventato, anzi”. Per il Presidente Guerri: “La recente creazione della mostra/museo permanente “Omaggio a Gabriele d’Annunzio”, ha stimolato alcuni importanti artisti a dare il loro contributo di bellezza al Vittoriale. Mimmo Paladino, in particolare, ha donato un suo enorme, magnifico, “Cavallo” – omaggio alla passione di Gabriele per l’equitazione – che impreziosirà l’Anfiteatro di Giancarlo Maroni, affacciandosi sul lago di Garda, uno degli scorci più suggestivi del Vittoriale. Mimmo ha compreso appieno lo spirito che anima le nostre iniziative dedicate agli artisti contemporanei e che sono in linea con quello che certamente avrebbe voluto d’Annunzio”Omaggio a Gabriele d’Annunzio propone lavori – da Giorgio de Chirico a Luigi Ontani – che raccontano il personaggio d’Annunzio (direttamente attraverso suoi ritratti oppure riferendosi a persone ed eventi a lui collegati), posti all’interno dell’Auditorium dove è collocato il grande biplano SVA usato per il volo dimostrativo sopra Vienna del 9 agosto del 1918. La mostra è dunque la prima di una serie di iniziative che cercano il dialogo fra gli spazi del Vittoriale, l’opera di d’Annunzio e l’arte contemporanea. Questo omaggio anticipa l’installazione di un Museo permanente – “D’Annunzio segreto”, finanziato dalla Fondazione CAB, che verrà realizzato nello spazio sottostante l’Anfiteatro all’aperto e che accoglierà tutto quanto, di d’Annunzio, è stato finora recluso negli armadi e nei cassetti del Vittoriale: abiti, accessori, argenteria, cancelleria, ecc. L’intento è dunque quello di aprire gli scrigni segreti di uno dei gioielli artistici del Novecento dove arte letteratura e misticismo si fondano in una esperienza sensoriale che non ha pari nel mondo, aiutandosi con il linguaggio dei maestri contemporanei perché lo spirito dannunziano e del Vittoriale continui a incantare e ispirare. Ufficio Stampa: CLP Relazioni PubblicheTel. 02.433403 – 02.36571438Fax 02.4813841press@clponline.it – Comunicato stampa e immagini su www.clponline.itUN IMPORTANTE FONDO ARCHIVISTICO RECUPERATOAL VITTORIALENel 1963 un presidente del Vittoriale trafugò dagli Archivi un’intera cassa contenente documenti e oggetti di grande valore storico e anche economico. Le azioni per riavere il maltolto furono deboli e senza successo.Appena in carica, mi sono occupato della vicenda, ormai dimenticata, e ho avuto fortuna: anche grazie alla rinnovata fiducia dei collezionisti nel nostro Archivio e nel Vittoriale, ricco di nuove acquisizioni alle quali viene data risonanza sui media.In breve, ho recuperato – grazie all’amicizia di Giovanni Maria Staffieri, appassionato di d’Annunzio – gran parte dell’archivio sottratto. Ovvero:- Alessandra Starabba di Rudinì Carlotti (Nike) a Gabriele d’Annunzio: 34 lettere (comprese 9 non datate) più 5 telegrammi e un conto di casa di cura, dal 14 novembre 1903 al 26 ottobre 1909. – Giuseppina Giorgi Mancini (Giusini, Amaranta,ecc.) a Gabriele d’Annunzio: 332 lettere originali (con qualche cartolina) datate o databili dal 4 luglio 1906 al 1925/26 , più 32 lettere e cartoline originali non datate; più 119 telegrammi originali dal 26 marzo 1907 all’11 febbraio 1928 ; più una busta con fiori secchi (“talismano della rosa” autografato all’esterno da Gd’A), una contenente capelli bruni datata 29 agosto 1907 e una fotografia originale della Mancini.Poiché all’epoca del furto il materiale non era stato fotocopiato, trascritto o filmato, la preziosa documentazione era – a tutti gli effetti – inesistente, perduta. Quindi oggi ci troviamo di fronte al più importante ritrovamento di documenti dannunziani mai avvenuto. In particolare la corrispondenza – oltre 500 pezzi – di Giuseppina Mancini (forse l’unica donna per la quale il Vate perse davvero la testa, e per la quale scrisse il volume Solus ad Solam) permetterà agli studiosi di ricostruire uno dei rapporti più intensi e misteriosi nella vita di d’Annunzio.Il 23 marzo ho ritirato tutto quanto, in Svizzera, e l’ho riportato al Vittoriale, senza alcun costo per la Fondazione o per lo Stato.La documentazione ritrovata verrà presentata l’8 maggio, insieme al testo del poema giovanile di Gabriele d’Annunzio, inedito, che l’Associazione Amici dei Musei di Brescia ha acquistato per il Vittoriale. L’Assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Elena Seller, parlerà dei “Gemellaggi dei luoghi dannunziani”.Verrà inoltre presentata la nuova stagione teatrale estiva del Vittoriale.Alla fine della mattinata verrà inaugurato il grande “Cavallo” di Mimmo Paladino, realizzato appositamente e donato al Vittoriale.
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Si tratta del “Cavallo” di Mimmo Paladino, un omaggio alla passione del Vate per l’equitazione