Due gli step previsti per la realizzazione dell’opera: il primo darà vita al grande capannone dove verranno ricoverati i mezzi di soccorso del Comitato Locale di Brescia. Il secondo step, invece, porterà alla realizzazione della palazzina che ospiterà tutti gli uffici. Soprattutto per quanto riguarda il primo aspetto, la zona è assolutamente strategica, visto che consente l’accesso dei mezzi sia da via Oberdan, sia da via Bainsizza. I settemila metri quadri di area sono frutto di una donazione da parte del Comune di Brescia nei confronti della Croce Rossa Italiana, che rappresenta una delle realtà di impegno più significative e antiche della quale la comunità bresciana può avvalersi. La copertura delle spese necessarie alla realizzazione dell’opera sarà interamente a cura dalla Croce Rossa Italiana di Brescia, attraverso l’utilizzo di fondi propri in un primo momento e attraverso il processo di alienazione di stabili attualmente in proprietà, in una seconda fase. Particolarmente soddisfatta di questo via ufficiale, Loretta Forelli, presidente del Comitato Provinciale di Brescia della CRI: “Siamo davvero riconoscenti al Comune – spiega – per questo gesto di donazione nei nostri confronti e per avere individuato insieme a noi la location migliore per la nuova sede”. Un percorso che, in realtà, è durato diverso tempo: “In passato – prosegue – abbiamo valutato decine e decine di luoghi, ma nessuno era ottimale come la zona S. Eustacchio. Ci abbiamo messo 10 anni, ma ora sappiamo che questa scelta è quella più giusta. La Croce Rossa Italiana avrà una sola sede provinciale, dove potranno riconoscersi non soltanto i volontari di tutte le componenti della CRI, ma tutti i cittadini bresciani”. Una struttura adeguata anche ai numeri del comitato provinciale bresciano che vanta 5 mila volontari, 120 automezzi di varia natura e 45 ambulanze, utilizzate anche per il servizio di soccorso sanitario urgente: “Soccorriamo le persone, distribuiamo viveri, lavoriamo nelle carceri, facciamo parte della protezione civile, organizziamo dormitori – spiega la dottoressa Forelli – ma tutto questo è soltanto la trasposizione materiale di una filosofia dell’altruismo che i volontari hanno dentro di sé, rimasta integra dalla battaglia di S. Martino, resistita ai tempi moderni e all’individualismo. Questo aspetto è ciò che mi rende più orgogliosa di presiedere la costola bresciana dell’ente”. La Croce Rossa Italiana è l’associazione di volontariato più numerosa e importante della nostra Nazione, con 300 mila volontari e quasi 6 mila dipendenti. La cerimonia di sabato 3 ottobre sarà allietata dalle musiche della Fanfara Alpina “Valchiese” di Gavardo e dalla Fanfara dei Bersaglieri della sezione “Gino Spondi” di Brescia, che fra l’altro eseguiranno l’Inno Nazionale e altri brani celebri della tradizione militaresca e lirica italiana. Benedirà la cerimonia don Cesare Polvara, provicario generale della diocesi di Brescia. Infine ci sarà spazio anche per un gesto di grande solidarietà: la consegna al Comitato Locale Volontari del Soccorso della CRI di un’ambulanza nuova di zecca, donata da una famiglia bresciana.
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Sabato 3 ottobre la posa della prima pietra