Il consiglio comunale di Salò ha approvato all’unanimità il piano di recupero della Sirena, in via Rive, proprio davanti al porticciolo. L’edificio di quattro piani, gravemente danneggiato dal terremoto del 24 novembre 2004 (il tetto squassato, le scale interne staccate, le pareti fessurate, i comignoli crollati), e dichiarato completamente inagibile, sarà raso al suolo. E una volta ricostruito rispetterà le funzioni preesistenti. Niente speculazioni, quindi.Il ristorante (al piano terra) ha dovuto chiudere, e le famiglie che abitavano nei tre piani sovrastanti si sono dovute trasferire altrove.«La nuova volumetria – ha spiegato il sindaco Giampiero Cipani- sarà uguale all’esistente. E’ previsto soltanto un piccolo aumento, per consentire di recuperare il sottotetto, e per omogeneità rispetto agli edifici circostanti. Il piano terra sarà destinato a negozio e a ristorante. Ai piani superiori, appartamenti di superficie superiore ai 60 metri quadri. Sul lato della strada verrà realizzato un portico, che completerà quello del vicino hotel Bellerive. Il passaggio tra la Sirena e l’ex macello sarà allargato. L’ipotesi di creare un arco è stata bocciata dalla Sovrintendenza».I progettisti (Galeri, Mafredini, Ebranati) hanno già ottenuto l’ok degli esperti ambientali, della Comunità montana Parco Alto Garda e del subcommissario al terremoto, Silvio Lauro. Alcuni consiglieri comunali hanno rilevato come alle Rive, uno dei quartieri più colpiti dal sisma, siano numerosi gli immobili fatiscenti, e citato il caso di attività artigianali che, ripetutamente denunciate poiché non rispettano le disposizioni della legge 626 sulla sicurezza, dovrebbero trasferirsi a Cunettone. All’inizio il comparto oggetto di recupero includeva un tratto più ampio, ma ora si è deciso di partire col caseggiato della Sirena.«I proprietari sono tanti – ha risposto Cipani -. Avrebbero dovuto mettersi d’accordo per intervenire nella sistemazione degli edifici e realizzare una piazza. Una soluzione difficile da attuare. Ne riparleremo in occasione della stesura del Piano di governo del territorio. Mi auguro che si trovi uno sbocco, visto l’imminente completamento della passeggiata a lago, e la necessità di recuperare strutture obsolete e degradate. Per quanto riguarda specificamente la Sirena, la situazione è di grande emergenza. Il fabbricato rischia di crollare da un giorno all’altro. Da qui la necessità di autorizzare l’abbattimento e la ricostruzione. Fra sei mesi scadono inoltre i termini per attingere (da parte dei privati) al contributo della Regione».Proprio nel 2004 Angelo Dal Bon (proprietario della «Campagnola») e la sua compagna Magda Valpiani restaurarono l’Antica Trattoria, trasformandola in un locale di gran classe. L’inaugurazione venne effettuata in settembre. In novembre il terremoto li obbligò a chiudere l’attività. I due non si sono persi d’animo, e hanno attraversato l’Atlantico aprendo un nuovo ristorante negli Stati Uniti, a Todos Santos, California del Sud.
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Il consiglio comunale approva il piano all’unanimità: dopo il sisma il fabbricato rischiava il crollo. L’edificio delle Rive sarà rifatto per tornare alle vecchie funzioni