lunedì, Dicembre 23, 2024
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Interpellanza sulla mancata apertura della minoranza di Furioli ma sulla stessa linea di perplessità c’è anche il Comune: «Ci hanno tenuto all’oscuro». Cronologia in Consiglio sui ritardi della «nuova Prà Alpesina». Lombardi: «Venturini deve spiegare»

Una seggiovia di polemiche

La mancata apertura sul Monte Baldo della seggiovia Prà Alpesina, inizialmente prevista per il 20 dicembre ma ancora in attesa di collaudo, è stata al centro di una interpellanza presentata dal gruppo «Un futuro per Malcesine» e discussa nell’ultimo Consiglio comunale. Sotto accusa in particolar modo l’assenza di comunicazione tra il consorzio che gestisce gli impianti di risalita del carosello del Baldo e l’amministrazione comunale.«Un fatto paradossale», ha spiegato Fabio Furioli, «se consideriamo che tra i soci del consorzio funicolare figura con la quota del 30 per cento lo stesso comune di Malcesine». «I ritardi possono essere prevedibili quando si appaltano delle opere e a maggior ragione quando i lavori, come nel caso della seggiovia Prà Alpesina, si effettuano in alta quota», ha continuato l’ex sindaco.«Il problema della questione non è tanto lo slittamento della consegna dell’opera, dovuta alle abbondanti precipitazioni nevose, ma la mancata comunicazione soprattutto al Comune che è pure socio del consorzio. Inutile lanciare pacchetti turistici di promozione della montagna se poi non si tiene fede alle promesse. Il danno in questi casi, prima che per gli introiti, è di immagine. Abbiamo fatto un clamoroso autogol», ha concluso Fabio Furioli che in pratica ha ripreso quanto ai primi di gennaio aveva denunciato l’assessore di Malcesine Rocco Testa, puntando l’indice contro il consorzio funicolare per aver nascosto il ritardo dei lavori. Lo stesso assessore ha quindi letto in Consiglio comunale, una relazione tecnica scritta, fornita dal Consorzio funivia Monte Baldo, con tutti i dettagli e la cronistoria degli ultimi avvenimenti relativi alla rinnovanda seggiovia di Pra’ Alpesina.«L’istituzione Malcesine Più, il nostro organo per la promozione turistica, non è stato messo al corrente dell’impossibilità di aprire Prà Alpesina e quindi nulla è stato fatto per bloccare la pubblicità dell’apertura della seggiovia», ha ripetuto in Consiglio lo stesso Testa. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesindaco Giuseppe Lombardi. «Il presidente del consorzio, Giuseppe Venturini, ha sempre assicurato che Prà Alpesina sarebbe stata aperta il 20 dicembre anche quando qualcuno, a partire dal sottoscritto, gli aveva mostrato il suo scetticismo sulla possibilità di tenere fede alla data annunciata. Dai vertici del consorzio ci hanno sempre assicurato che non c’erano problemi e che si sarebbe continuato a lavorare nonostante le abbondanti precipitazioni nevose. Purtroppo così non è stato», ha concluso Lombardi valutando l’ipotesi d’invitare il presidente del consorzio funicolare Giuseppe Venturini in Consiglio comunale a spiegare la sua versione dei fatti.«Da parte nostra», ha ribadito Fabio Furioli di “Un Futuro per Malcesine”, non c’è volontà di processo ma solo la volontà di sottolineare come forse servisse un richiamo scritto, da parte del nostro rappresentante nel direttivo, sulla tempistica dei lavori».«Verba volant, scripta manent»: meglio lasciare qualcosa di scritto.

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