Due ore è durato (dalle 17 alle 19) l’incontro tra il maestro Uto Ughi, a colloquio con il giornalista Armando Torno, giornalista, scrittore, musicologo, editorialista del Corriere della Sera e conduttore radiofonico, e i giovani musicisti del Conservatorio Bonporti, nella serata di venerdì 5 settembre a Riva del Garda, presenti in sala anche molti «grandi», specialmente musicisti e appassionati di musica classica. L‘incontro si è aperto – dopo i saluti di rito, per l’amministrazione comunale a cura del vicesindaco Alberto Bertolini (trattenuto da altri impegni, è arrivato poco dopo l’inizio anche il sindaco Adalberto Mosaner) – con la proiezione del filmato «Uto Ughi. Una vita in musica», realizzato dall’associazione culturale «Arturo Toscanini» di Savigliano; e si è chiuso con l’«impegnativa» esibizione di due studenti di violino del Conservatorio, Vittorio Passerini e Francesca Piazza, che hanno avuto l’onore di un’audizione ai massimi livelli. Con i complimenti (e qualche suggerimento) del maestro.
Sulla speranze da dare (o non dare) ad un giovane appassionato di musica intenzionato a fare il musicista, Uto Ughi ha ricordato che l’origine etimologica del termine passione rimanda al patimento, alla sofferenza; e che non esistono, in questo caso, le scorciatoie che certi modelli culturali deteriori propongono oggi; «Oggi un giovane che studia musica è un essere votato al sacrificio – ha detto Uto Ughi – soprattutto perché gli sbocchi lavorativi sono sempre meno. Questa è una colpa della società: un’orchestra giovanile ci dovrebbe essere in tutte le città, invece mancano le strutture e quindi le possibilità per i giovani. E intanto le sale da concerto, in Italia specialmente ma anche nel resto d’Europa, sono frequentate da persone anziane, anche perché i biglietti costano troppo cari, e non è stato fatto ciò che era necessario per diffondere la sensibilità e l’amore per la musica». A questo proposito Uto Ughi ha spronato i giovani a ribellarsi, a farsi sentire, a protestare.
La serata si è chiusa con l’esibizione di Vittorio Passerini, 17 anni, e Francesca Piazza, 22, studenti di violino al Conservatorio di Riva del Garda, entrambi di Brentonico, che hanno eseguito – accompagnati al pianoforte da Corrado Ruzza, docente e coordinatore della sezione staccata di Riva del Garda del Conservatorio Bonporti di Trento – rispettivamente il primo tempo del concerto per violino e orchestra op. 64 di Mendelssohn, e la sonata numero 8 di Beethoven. Un’esibizione che il maestro ha molto apprezzato, in particolare per la precisione dell’esecuzione, complimentandosi con entrambi.