mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Scoperto ieri mattina dalla polizia locale il tentativo di «scasso» sulla Sp 11. Colpito il dispositivo di misurazione nei pressi della galleria «San Zeno»

Vandali in azioneDanni all’autovelox

Sugli autovelox piazzati prima e dopo la galleria San Zeno è già stato scritto quasi un romanzo. Considerati veri castigamatti dagli automobilisti, hanno scatenato furiose proteste sulla blogosfera e perfino ufficiali della Provincia che ha posto alla società Serenissima «titolare» di quel tratto di strada, la questione dei limiti di velocità. Ora dalle proteste qualcuno è passato alle vie di fatto. Il romanzo insomma ha voltato pagina, aprendo il capitolo del vandalismo.IERI NELLA NOTTE il dispositivo di uno dei multanova è stato danneggiato, con dolo. È stato forzato il box blindato che contiene la delicata apparecchiatura, quella che registra i trasgressori, troppo veloci con l’auto per quei 70 chilometri all’ora di limite coperti per mesi dalle slavine di critiche. Come noto gli autovelox sono due, ai due capi della galleria. A subire il tentativo di «scasso» – notato ieri mattina dagli agenti della polizia locale durante il loro periodico controllo quotidiano -, è quello collocato poco prima dell’ingresso nel tunnel per chi proviene dal Garda ed è diretto a Brescia.Ma che cosa volevano o cosa cercavano questi anonimi vandali? Mettere la sordina, acciecare l’occhio implacabile della macchina, oppure forzarne la «scatola», alla ricerca di una pellicola, insomma della prova di una violazione del codice della strada?«Da un primo sommario controllo – spiega il comandante della polizia locale, Francesco Biasetti – il box avrebbe retto all’opera dei vandali, e non sarebbe compromettesso dunque il funzionamento dell’apparecchiatura. Naturalmente la certezza verrà da un esame andrà approfondito…».Il dirigente Biasetti ne approfitta per svelenire il clima che si è creato attorno a questi autovelox e ne sottolinea i risultati. «La loro presenza è ampiamente documentata, segnalata, non ci sono quindi trappole o imboscate – spiega -. Gli automobilisti vengono avvisati dalla presenza dei misuratori dapprima con un cartello, poi con un display luminoso che segnala a quale velocità si sta viaggiando. L’anno scorso questo tratto della provinciale fu segnato da sei incidenti mortali. Da maggio, ovvero da quando l’autovelox è regolarmente in funzione, siamo a quota zero».UNA «NORMALIZZAZIONE» che ha avuto a suo modo un prezzo, quello scritto su novemila multe, tanti sono infatti i verbali elevati in questi ultimi sei mesi di tregua garantita dalle implacabili «fotografie» della trasgressione su quattro ruote. Una trasgressione – è il nocciolo delle lamentele di questi mesi – che stava spesso in pochi chilometri di eccesso. «Vorrei sottolineare ancora una volta – osserva il comandante Biasetti – che le apparecchiature sono tarate sui settanta chilometri orari». E aggiunge: « Siamo in attesa che l’impianto venga collegato alla rete elettrica. Attualmente funziona grazie a delle batterie che vengono periodicamente sostituite. Questo ne impedisce però il funzionamento continuativo 24 ore su 24».L’entità delle multe è rapportata al grado di sforamento dei limiti. Nelle 9000 multe compare una cospicua fetta di automobilisti che ha superato i 120 Km orari. Presto i multanova dovrebbero essere collocati anche sulla Strada del Filatoio, dove sfrecciano le auto che provengono da Montichiari.

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