L’approvazione durante il consiglio comunale delle ultime tre convenzioni accordo con la Ronchi Spa, Gardaland Spa e Pietro Arvedi ha segnato la conclusione dell’iter della Variante adottata dall’amministrazione Bernardi per la zona lago del comune castelnuovese. «Grazie a questi accordi la variante ha potuto essere approvata definitivamente», spiega l’assessore all’urbanistica, Fausto Scapini. «Quando ci siamo insediati la zona lago è stata una delle aree sulle quali si è maggiormente concentrata la nostra attenzione. Il Piano regolatore generale prevedeva insediamenti turistico ricettivi decisamente importanti da parte di soggetti che erano già in possesso di destinazione urbanistica e, in un caso, di una convenzione già sottoscritta con la precedente amministrazione». «Si trattava di interventi con una cubatura di oltre 286mila metri, pari ad oltre 6.500 posti letto. Noi abbiamo sospeso il tutto», ricorda l’assessore, «e iniziato a rivedere le urbanizzazioni previste facendole valutare dal punto di vista dell’incidenza e della sostenibilità ambientale. Un atto, direi, dovuto visto e considerato che l’area del basso lago è stata definita sito di interesse comunitario». Lo studio ha valutato tutto il territorio, compreso quello limitrofo all’area Sic, considerando le conseguenze della prevista urbanizzazione e del conseguente inquinamento causato dalla presenza dell’uomo. Il risultato ha portato l’amministrazione Bernardi a proporre, appunto, la variante per la zona a lago, che ha ora tagliato il traguardo con le ultime tre convenzioni. Riprende l’assessore Scapini: «Credo si possa dire, senza tema di essere smentiti, che con questi provvedimenti il Comune ha raggiunto alcuni importantissimi obiettivi». «Il primo di questi», elenca dunque Scapini, «è senz’altro quello di aver ridotto drasticamente la volumetria prevista inizialmente; quindi vi è l’acquisizione, a titolo gratuito e oltre i normali standard urbanistici, di 16 ettari di aree che concorreranno alla realizzazione di un grande parco urbano di 50 ettari». Gli accordi raggiunti hanno anche portato nelle casse dell’amministrazione di Castelnuovo oltre quattro milioni e mezzo di euro. «Saranno utilizzati per i lavori del parco urbano, per la frazione di Ronchi limitrofa alla zona lago e per la sistemazione del centro storico di Cavalcaselle», spiega l’assessore all’urbanistica, precisando che sono previsti la costruzione di un percorso che dalla piazza salga sino al Monte Castello con il parcheggio interrato e il completo rifacimento della piazza. L’assessore Scapini ritorna poi sull’aspetto economico, precisando: «Da questo punto di vista si può dire che il Comune ha ricavato anche più dei 4,5 milioni, se si pensa che gli accordi raggiunti con i diversi soggetti comprendono anche la rinuncia, da parte di questi, a decine di ricorsi al Tar». In cambio di questi risultati il Comune ha concesso «Una compensazione, talvolta solo parziale, delle cubature tolte e sempre in aree esterne alla zona lago dove, invece, gli interventi previsti sono stati tutti ridotti. Nei casi di alcuni soggetti, inoltre, sempre nella zona lago le edificazioni future sono state arretrate verso aree già urbanizzate, in modo da ottenere un’ampia fascia di rispetto senza costruzioni e tale da tutelare il cono visuale del lago». Capolinea, dunque, per la variante alla zona lago, «Con l’eccezione di alcuni accordi che, però, sono rimasti fuori per problemi non legati alla volontà o atteggiamento dell’amministrazione comunale. Sono situazioni meno rilevanti ma, non per questo, meno importanti, tanto che vi continuiamo a lavorare. Basti pensare alla società Saima, con la quale», conclude Scapini, «puntiamo a raggiungere un accordo che consenta di salvare definitivamente l’attività produttiva rimasta e i relativi posti di lavoro». Giuditta Bolognesi
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In programma un parco di 50 ettari, interventi in frazione Ronchi e nel centro storico di Cavalcaselle. Ridotti i volumi da costruire