. Quale che sia la corrente di pensiero più accreditata, resta il fatto che, ieri, l’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari ha vissuto la classica giornata da leone. Fermo dalle 9.45 alle 17.45 il Catullo di Verona (la sospensione dei voli s’è resa necessaria per consentire il disinnesco di una bomba rinvenuta nei pressi dello scalo veronese), il traffico aereo da e per Verona è stato dirottato a Montichiari. Anche se per un solo giorno, insomma, il D’Annunzio è tornato a funzionare a pieni giri, proprio come l’anno scorso, quando era stato chiamato a sostituire per alcuni mesi lo scalo di Verona. Ieri, infatti, l’aeroporto di Montichiari ha contato 20 voli (20 arrivi e 20 partenze), invece dei soliti 3 domenicali. Il tutto per un giro di passeggeri superiore alle 2.000 persone. Numeri, questi, che potevano mandare in tilt lo scalo, invece… «Invece – dichiara con soddisfazione il direttore operativo Enrico Pizzini – tutto ha funzionato a meraviglia, perché siamo riusciti a riprogrammare gli orari in funzione del traffico di entrambi gli aeroporti. Naturalmente nella riprogrammazione abbiamo tenuto conto del tempo di percorrenza dei pullman che hanno portato i passeggeri da Verona a Montichiari e viceversa. Il risultato è che, tra le migliaia di viaggiatori che ieri hanno fatto scalo a Montichiari, solo due stranieri non sono riusciti a prendere la coincidenza. La prova che non ci sono stati problemi e che, in pratica, non abbiamo avuto alcun reclamo…». Dice bene, il direttore Pizzini. Però, visto che noi siamo come Tommaso, siamo andati in giro per l’aeroporto a chiedere ai passeggeri come stanno le cose. «Nessun problema – dice un signore che sta attendendo l’aereo -. Siamo stati avvisati tre giorni fa del cambio… L’unica cosa che non ci hanno spiegato è il perché della chiusura del Catullo. Particolare, questo, che non ha minimamente influito sul nostro viaggio, dunque…». «No problem – fa eco un giovane -. L’unico disagio che abbiamo dovuto sopportare è quello, inevitabile, del viaggio da Verona a Montichiari. Per il resto tutto ok». Risposte analoghe sono arrivate anche dagli altri viaggiatori che abbiamo interpellato. Delle due, quindi, l’una: o il caso ha voluto che incrociassimo solo i passeggeri soddisfatti, oppure le cose stanno proprio come ce le ha raccontate il direttore operativo. La conferma che tutto è andato bene arriva anche dalla Polizia. «Nonostante gli oltre duemila passeggeri – assicurano l’ispettore superiore Marco Scalvini e il suo vice Tommaso Bellonese – non abbiamo notato alcun disagio. Sin da questa mattina è filato tutto liscio. Alle 9.30, come previsto, sono sbarcati i 162 bambini bielorussi ospiti di alcune famiglie locali. Da quel primo arrivo, tutto è andato avanti nel migliore dei modi».
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Le malelingue adesso diranno che, qui al D’Annunzio, si vola a pieni giri solo quando non si vola là, al Catullo. I più ottimisti, invece, avranno buon gioco nel sostenere che, anche in casi di emergenza, qui si vola bene.
Venti voli a Montichiari
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