giovedì, Novembre 21, 2024
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Verso un nuovo Lions Club a Lonato del Garda

Nel quadro della strategia di espansione dei Lions Club, è stato recentemente organizzato un incontro per discutere la creazione di un nuovo club a Lonato del Garda. L’evento organizzato dal Lions Club Colli Morenici presieduto da Massimiliano Bocchio ha visto la presenza e gli interventi di Giovanni Pagani, governatore del distretto 108 IB2, Alessandra Brescianini, che ha offerto una panoramica storica sull’organizzazione e di Ivo Benedetti, focalizzato sugli aspetti pratici e burocratici della fondazione di un nuovo club. Al termine della serata abbiamo raccolto le loro dichiarazioni nelle interviste che vi proponiamo.

Abbiamo seguito negli ultimi mesi le vicissitudini e le iniziative del Lions Club Colli Morenici con il presidente Massimiliano Bocchio. Questa sera, però, non parliamo di beneficenza ma esploriamo la possibilità di farne ulteriormente, perché siamo qui per presentare l’iniziativa della creazione di un nuovo Lions Club a Lonato del Garda. Abbiamo ospiti provenienti da club vicini, incluso il governatore del Lions Club dello stretto 108 Ib2. Perché avete deciso di intraprendere questa iniziativa?

Massimiliano Bocchio: Come Lions International, abbiamo l’obiettivo di raggiungere un milione e mezzo di soci nel mondo e stiamo cercando di aiutare anche i territori dove non sono presenti i Lions Club a formarne di nuovi. Quindi, noi del Lions Club Colli Morenici ci siamo impegnati a farlo a Lonato del Garda, una cittadina bellissima con molte attrazioni, inclusa la fondazione Ugo da Como e la Rocca, tra le altre. Questa sera erano presenti persone molto importanti di Lonato e quindi siamo ottimisti di riuscire a realizzarlo in breve tempo.

Passiamo al governatore Pagani. Creare un nuovo Lions Club è sempre un passo importante in una realtà con un club così storico, che ha una lunga tradizione e che aveva fisiologicamente bisogno di “avere un figlio”, diciamo. È così?

Governatore Giovanni Pagani: Sì, è vero. Ma creare un nuovo club non serve solo a supportare un altro club; è proprio per aiutare l’intera comunità. Se è vero che la nostra missione è servire, più siamo, più serviamo. Più Lions Club ci sono sul territorio, più il territorio ci conosce e più noi riusciamo a fare del bene. Ecco perché è necessario avere un nuovo Lions Club a Lonato, non per aiutare altri club, ma per assistere la società di Lonato e le società vicine.

Per chi non conosce i Lions Club, abbiamo Alessandra Brescianiniche stasera ci ha raccontato la storia dell’organizzazione dalle origini ai giorni nostri. Potresti dirci di più?

Mi piace pensare che i Lions siano animati dagli stessi valori dal 1917 ad oggi, con una grandissima capacità di resilienza. Questa si manifesta nella peculiarità dei soci Lions di saper ascoltare e rilevare i bisogni che cambiano nelle comunità col passare degli anni, riuscendo sempre a stare al passo con la voglia di aiutare il prossimo e anticipando i cambiamenti per soddisfare immediatamente i bisogni emergenti.

Durante la serata Ivo Benedetti ha approfondito anche degli aspetti più tecnici. Come si costituisce un club e quali sono le responsabilità dei soci? Come si accede?

Ci sono alcuni passaggi burocratici, ma sono necessari per avviare un’organizzazione oliata. L’obiettivo di arrivare a un milione e mezzo di soci mira a servire un miliardo di persone entro il 2027. L’anno scorso ne abbiamo servite 536 milioni; vogliamo svilupparci e spingere ulteriormente le nostre attività per raggiungere questo obiettivo. È quindi indispensabile avere una perfetta organizzazione a livello di club, distretto, multidistretto e a livello internazionale con il Lions Club International.

Concludiamo con il governatore con un’ultima riflessione. È stato sottolineato più volte che i Lions Club non fanno beneficenza ma sviluppano progetti.

Sì, è vero. Serviamo grazie alla nostra capacità di sviluppare progetti che possono assistere sia le nostre comunità vicine sia quelle nel resto del mondo. Non facciamo beneficenza, ma aiutiamo a sviluppare progetti. “We serve.”

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