Palazzo Malaspina Nichesola continuerà a proporsi quale sede distaccata dell’Università di Padova in particolare della facoltà di veterinaria, come suggerito dalla Ulss 22 di Bussolengo, che garantisce l’organizzazione e la segreteria del triennio della scuola di specializzazione in igiene degli alimenti conclusasi in questi giorni.Si tratta di un corso di 1.200 ore di lezione suddivise in tre anni – 600 ore in aula ed altrettante in aziende della zona – a cui si sono iscritti 45 veterinari in arrivo da tutto il Triveneto, Emilia, Roma e Napoli. Si sono specializzati sulla sicurezza alimentare nelle aziende che producono alimenti di derivazione animale quali carne, pesce, latte e derivati, miele.Il primo gruppo si è diplomato il 22 dicembre all’ateneo di Padova, il secondo il primo febbraio proprio a Villa Nichesola, l’ultimo gruppo presenterà la sua dissertazione finale a Padova in marzo. Il corso era iniziato nel 2004, sulla base di una convenzione a tre tra Università di Padova, Comunità montana del Baldo e Ulss 22, voluta dal direttore generale dell’Ulss Renato Piccoli, dal direttore del servizio veterinario Ferdinando Sbizzera, dall’allora presidente della Comunità montana del Baldo Luigi Castelletti e dal suo successore Cipriano Castellani.«Lo organizzai per conto dell’Ulss 22», dice Sbizzera, «perché questa località divenisse punto di riferimento nazionale per la veterinaria italiana in relazione alla materia di igiene degli alimenti, tema oggi cruciale. Visto il risultato soddisfacente, intendiamo ripeterlo». E Piccoli che giovedì scorso ha consegnato i diplomi di specializzazione post lauream, commenta: «Preso atto della non sicura qualità degli alimenti dove i controlli sono a livello molto basso, questa scuola è indispensabile per assicurare che i prodotti alimentari che arrivano sulle nostre tavole siano garantiti. Il fatto che il corso sia stato frequentato da veterinari in arrivo da tutta Italia sta a significare la validità e l’apprezzamento di questa iniziativa».Le lezioni sono state seguite per tre anni ogni venerdì e sabato, da settembre a luglio. E Sbizzera: «Per il corso che dovrebbe già iniziare l’anno prossimo abbiamo la disponibilità della Comunità montana e siamo in collegamento con l’assessorato alla sanità del Trentino Alto Adige. La nostra ambizione sarebbe che Palazzo Malaspina Nichesola divenisse un centro permanente di formazione in igiene degli alimenti a livello post universitario, un centro dove frequentare master riconosciuti dal ministero della Sanità».Castellani: «L’uso migliore di una struttura territoriale periferica di così alto prestigio è di metterla a disposizione delle università a fini didattici. In questi anni l’attività è andata avanti un po’ in sordina, ma rileviamo con orgoglio che da Palazzo Malaspina Nichesola sono passati laureati provenienti da varie regioni d’Italia. Sarà compito della Comunità, in futuro, dare maggiore informazione su quanto si svolge all’intermo del Palazzo».Gli insegnanti sono quelli dell’università di Padova, il direttore del corso è stato Valerio Giaccone, docente di ispezione e controllo degli alimenti di origine animale e di tecnologia degli alimenti alla facoltà patavina di veterinaria, il quale commenta: «Possiamo considerare questa struttura una sede distaccata del nostro ateneo, che mira a formare specialisti dell’igiene nel controllo degli alimenti. Cinque anni infatti non bastano per essere veterinari pronti ad affrontare una tematica così complicata e complessa. Il corso è stato seguito con interesse e partecipazione, il preside della nostra facoltà, Massimo Castagnaro, ha già approvato la ripresa di un altro ciclo triennale, che si terrà sempre qui».
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L’Università di Padovava a Palazzo Nichesola. Corso triennale post lauream in igiene degli alimenti