Cinquanta boe abusive rimosse, altre venti da rimuovere e altrettante barche ormeggiate a queste che presto finiranno sotto custodia della polizia municipale: è questo il bilancio delle operazioni effettuate dagli uomini della polizia locale di Torri del Benaco, coadiuvati dai carabinieri nautici di Torri e dagli uomini della ditta Dimec di Valeggio sul Mincio, tracciato subito dopo ferragosto da viale fratelli Lavanda, sede del municipio.Il contrasto della diffusa illegalità sulle spiagge e nelle acque lacustri era iniziato alla fine del 2006 con il censimento di tutte le boe abusive e, ad inizio stagione, con la rimozione delle 96 barchette senza autorizzazione, ricoverate lungo tutto il litorale, adoperate per raggiungere le boe. Ai primi di agosto infine era scattata la prima giornata dedicata alla rimozione delle boe abusive.E le sorprese non sono davvero mancate. «In quattro giornate di lavoro, l’ultima delle quali poco prima di ferragosto», ha annunciato il comandante della polizia municipale Domenico Tenca, «siamo riusciti a rimuovere cinquanta boe prive di targhetta identificativa, e quindi ritenute abusive. Ne abbiamo individuate altre venti a cui sono ormeggiate altrettante barche e, non appena la ditta incaricata ci darà la disponibilità, toglieremo di mezzo tutto quanto».La rimozione delle imbarcazioni è infatti una operazione più lunga e impegnativa rispetto a quella della semplice boa. Visti il periodo di piena stagione turistica e la forte presenza di automezzi sulla gardesana, l’operazione sui natanti è stata differita per non intralciare il traffico veicolare. Le barche rimosse infatti andranno sotto custodia a terra e devono essere trasportate su strada. Settanta in tutto quindi, alla fine della stagione turistica, le boe che saranno rimosse e, salvo che i proprietari si decidano a spostarle prima, anche venti imbarcazioni. Numeri importanti, che nascondono anche un’altra sorpresa.Perché all’inizio, del 2007 dal censimento con il rilevamento satellitare delle coordinate delle boe, era emerso che quelle abusive erano ben 142, a fronte di altre 198 regolari ed autorizzate, per un totale di 340 casi. Ma allora che fine hanno fatto le altre 72 abusive che oggi mancano all’appello? «Sono praticamente sparite», ha risposto Tenca che, assieme all’agente scelto Andrea Perbellini, ha curato personalmente queste operazioni.«In pratica», hanno proseguito dal comando, «evidentemente i titolari hanno rimosso le boe prima che noi arrivassimo a toglierle di mezzo. Meglio così, anche perchè lo scopo di annunciare il repulisti a terra e in acqua era proprio quello di far sparire il maggior numero di situazioni illegali, possibilmente senza spesa per le casse comunali». Del resto anche il sindaco di Torri, Giorgio Passionelli, aveva spinto molto per l’operazione di pulizia di spiagge e specchi d’acqua. «Il constrasto all’abusivismo lo avevamo annunciato», aveva spiegato a L’Arena all’inizio di agosto, «ed era doveroso, nei confronti di chi aveva pagato e si era messo in regola, portarlo avanti».Ora però l’amministrazione comunale dovrà stanziare altri fondi, e in breve tempo, per fare terminare l’intervento dato che quelli a disposizione sono praticamente agli sgoccioli. «Certamente», aveva anticipato il primo cittadino, «rifinanzieremo questo capitolo di spesa, se sarà necessario».Infine un’ultima curiosità che merita di essere riportata. Nessuno dei proprietari delle cinquanta boe finora rimosse dall’acqua si è fatto avanti per rivendicarle. Evidentemente i novanta euro di spese e la denuncia penale per violazione degli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione, cioè occupazione abusiva del suolo pubblico, hanno fatto da perfetto deterrente.
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In corso un’importante operazione effettuata dalla polizia locale in collaborazione con i carabinieri nautici