Oltre ad altro la penisola catulliana possiede due gioielli inestimabili: il Castello scaligero e le Grotte di Catullo, in realtà resti di una villa romana del primo secolo avanti Cristo. Ora, finalmente queste due realtà che contano insieme circa 500mila visitatori l’anno, potranno,grazie al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, rivivere anche come siti, nel rispetto della tutela dei beni ambientali, per accogliere tra secolari angoli suggestivi, spettacoli di varia natura. Si parla di concerti, teatro, manifestazioni e quant’altro. Per dare il via all’ambizioso, ma fantastico progetto, il primo ottobre scorso, presso il castello scaligero, si è firmato un accordo programmatico di immensa importanza. Da una parte l’Amministrazione comunale in carica, capitanata dal sindaco Alessandro Mattinzoli e \dall’altra il direttore del Polo museale della Lombardia Stefano L’Occaso, alla presenza della direttrice dei due poli museali sirmionesi. Insieme hanno firmato il protocollo d’intesa che non potrà che arricchire questo angolo di paradiso.
Se son rose fioriranno, ma, certamente da questo atto nasceranno collaborazioni proficue a beneficio della penisola catulliana e non solo. Non da ultimo, le Grotte e il Castello si aprono alla celebrazione dei matrimoni, nella penisola già scelta da molti sposi come luogo romantico per suggellare il loro amore.
Per Sirmione un binomio epocale
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