Per la villa romana di Desenzano ha rappresentato molto: è stato il custode fedele, il portiere e anche quello che ha collaborato a numerosi restauri con gli addetti della Sovrintendenza. Adesso per Vittorio Faccincani, 65 anni compiuti lo scorso 25 febbraio, per anni in servizio nella zona archeologica desenzanese, è arrivato il giorno del meritato riposo. E con lui se ne va in pensione un pezzo importante di una delle areee archeologiche più note del Nord Italia. Originario di Peschiera, Faccincani entra in servizio alla Sovrintendenza archeologica della Lombardia nell’agosto del 1969, dopo aver superato il concorso statale. A quel tempo le sovrintendenze erano ancora sotto l’egida del ministero della Pubblica istruzione (direzione delle Belle arti). Solo nel ’77, ricorda l’ex custode, venne istituito il ministero per i Beni culturali e ambientali. Come primo incarico, il signor Vittorio presta servizio nella zona archeologica delle Grotte di Catullo di Sirmione, e in seguito, grazie alla sua esperienza in campo edile, viene chiamato a partecipare ai lavori di ristrutturazione della villa romana di Desenzano, sotto la direzione della sovrintendente Mirabella Roberti. Lavori che si concludono nel ’71 con l’inaugurazione del museo. A Faccincani, intanto, viene chiesto di prendere l’incarico di custode-portiere della nuova realtà. In quasi 30 anni di lavoro ricopre anche l’incarico di responsabile del servizio di custodia, e collabora con i vari sovrintendenti e direttori degli scavi ai lavori di restauro realizzati negli anni. Quali ricordi ha di questa lunga attività? «Ricordo tante cose – risponde Faccincani -; per esempio la zona adibita a parcheggio adiacente via Scavi Romani, poi accorpata al sito della villa; quindi i lavori di ampliamento e il grande sviluppo con l’aumento dei visitatori: una volta l’ingresso era gratuito, poi…». «Vorrei approfittare dell’occasione che mi offre Bresciaoggi – aggiunge – per ringraziare pubblicamente la Sovrintendenza della Lombardia». Cosa farà adesso per passare il tempo? «Continuerò con il mio hobby preferito, le bocce». Dalla felice unione con la signora Rosetta, Vittorio Faccincani ha avuto due figli: Walter, dottore commercialista, e Luca.