Una mostra temporanea dedicata al Villino Campi e al suo rapporto con l’ambiente naturale in cui è immerso, con il lago di Garda, col suo clima: ovvero, ad un legame stretto e «fondativo» che percorre inalterato epoche diverse. Un’iniziativa che vuole approfondire e rimarcare la continuità fra la vocazione storica di luogo di cura, che nella prima metà del Novecento interessò tutto l’intorno, e l’attuale destinazione di spazio dedicato alla tutela dell’ambiente.L’inaugurazione della mostra è venerdì 27 aprile alle ore 17, presso il Villino Campi.Alle 18 seguirà una lettura teatralizzata dell’ambiente del lungolago di Riva del Garda, eseguita da «Teatro per caso». Il titolo è «Arie che curano», i testi sono sia originali, creati per l’occasione, che di autori illustri che conobbero e apprezzarono questi luoghi. Ricerche letterarie, selezione dei testi e regia di Rosamaria Maino; ricerche musicali di Sara Maino; con Marina Bonometti.La mostra rimane aperta fino al 4 novembre.Nato come adiacenza del sanatorio von Hartungen (siamo negli ultimi anni dell’Ottocento), il Villino Campi dal 1998 è sede del Centro di valorizzazione scientifica del Garda, e da allora ospita attività educative pensate per costruire e promuovere una nuova coscienza ambientale: una diversa sensibilità alle attuali emergenze del territorio, dell’aria e dell’acqua, e il riferimento provinciale per la conoscenza, la divulgazione e la sensibilizzazione sulle tematiche degli ambienti lacustri e del ciclo dell’acqua, con riferimento particolare all’ecosistema del Garda.A distanza d’un secolo, e con le trasformazioni avvenute in questi decenni, il tema del benessere rimane la vocazione naturale del Villino Campi.La mostra propone un percorso alla scoperta di tutto il lungolago di Riva del Garda – luogo che da un secolo almeno è associato al benessere – e, oltre che su Villino Campi, si sofferma su presenze storiche vicine quali la Colonia infantile provinciale Miralago, la sua cappella, lo storico hotel «Du Lac et du Parc». Tutti luoghi che vivono dello stretto rapporto con un ambiente naturale unico.Ambiente e benessere al Villino Campi: un rapporto che richiama gli altri temi affrontati dalla mostra: la relazione tra qualità ambientale e qualità della vita, tra ambiente e letteratura, tra storia e attualità. Ancora: la vegetazione del lungo lago rivano e l’omeopatia, la dinastia von Hartungen e uno sguardo agli elementi dominanti di questo habitat unico: l’acqua e l’aria.Un accostamento particolarmente interessante: i metodi di cura del passato e l’odierna naturopatia. Il «Dr. Hartungen’s Sanatorium», infatti, si basava su principi straordinariamente attuali: dal curare non la malattia ma l’ammalato, alla prevenzione fondata su un’educazione sanitaria che investisse tutto l’arco di tempo dell’esistenza. Il che significava igiene della casa e ventilazione; rapporto corretto con la natura, il vento, l’acqua, il sole; alimentazione e metodi di cura naturali. Tra questi, le «capanne d’aria», costruzioni in legno con ampie finestre senza vetri che, al pari della veranda sul lago, del molo, della spiaggia e del lago stesso, furono sfruttate per i benefici dell’Ora, il vento estivo caratteristico dell’Alto Garda.La mostra offre al visitatore una possibilità in più: sperimentare concretamente, sul proprio corpo, gli effetti dilucicolorate. Per le scuole sono disponibili le visite guidate, oltre al nuovo progetto didattico «verde blu».Il percorso espositivo è affiancato da un inedito filmato di narrazione storica e di approfondimento sul Villino Campi d’oggi: il visitatore può percorrere e rivisitare le trasformazioni della fascia lago rivana, dentro le suggestioni evocate dalle vicende di un’epoca d’immutato fascino, dai personaggi fondatori e dai protagonisti delle strutture di cura, non ultimo dai loro celebri e assidui frequentatori.Durante gli anni di attività del sanatorio von Hartungen, infatti, Riva del Garda ebbe una notevole notorietà in tutta la Mitteleuropea: scrittori, intellettuali, scienziati, nobili ed esponenti dell’alta borghesia la frequentarono sia per il clima e la vegetazione dai caratteri mediterranei, sia per i metodi di cura naturalistici. Tra questi, Heinrich e Thomas Mann, Franz Kafka, Max e Otto Brod, Max Oppenheimer, Hermann e Cläre Sudermann, Cesare Lombroso, Rudolf Steiner.Un’attenzione particolare e doverosa è dedicata alle straordinarie caratteristiche naturali della zona in cui sorge il Villino Campi, da cui la sua vocazione e il sua ruolo odierno quale Centro di valorizzazione scientifica del Garda.Per chi è interessato ad approfondire i temi della mostra è disponibile un’ampia guida in tre lingue, con testi storici di Maria Luisa Crosina e schede sulla naturopatia di Ida Ferrari.Il progetto e il coordinamento della mostra sono curati da Fiorenza Tisi.INFORMAZIONItelefono: 0464 556968 ▪ fax: 0464 555773 ▪ e-mail: villino.campi@provincia.tn.itVillino Campi, Riva del Garda.Centro di valorizzazione scientifica del Gardavia Christoph von Hartungen, 4 – località «Sabbioni»CELENDARIO► 27 aprile, ore 17 inaugurazione► 27 aprile, 3 giugno, ore 18«Arie che curano»lettura teatralizzata, appositamente ideatacon Teatro per Caso.► 3 giugno, ore 14-18giornata nazionale dei giardini storici, apertura con visite guidate dei parchi dell’Hotel du Lac et du Parc e della ex Colonia Miralagocon Garden Club Trento.► 25 maggio, 8 e 29 giugno, 13 e 27 luglio, 17 e 31 agosto, 7 e 21 settembre, ore 11visite guidate.► su prenotazioneattività estive, visite guidate per gruppi.► per le scuole visite guidate e nuovo progetto didattico «verde blu».► in ottobregiornata di studio: «Qualità, ambientale e benessere, nella storia ed oggi»
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Una mostra temporanea dedicata al Villino Campi e al suo rapporto con l’ambiente naturale in cui è immerso, con il lago di Garda, col suo clima: ovvero, ad un legame stretto e «fondativo» che percorre inalterato epoche diverse.