Questo vino è legato in modo inscindibile alla zona DOC di provenienza, la Lugana, quella piccola e preziosa regione adiacente alla sponda meridionale del Lago di Garda che abbraccia il comune veronese di Peschiera del Garda e quelli bresciani di Sirmione, Desenzano del Garda, Pozzolengo e Lonato. Un bacino lombardo – veneto che si dispiega in un susseguirsi di vigne e alberghi, cantine e residence. E pensare che un tempo c’era solamente la Selva Lucana, una foresta acquitrinosa popolata da cinghiali, cervi e daini. Quando si degusta un Lugana si apprezza immediatamente il pregio del vino e si riconoscono le meraviglie del territorio di provenienza, dove il terreno, influenzato dalla remota origine morenica, è costituito da una variegata combinazione di argilla prevalentemente calcarea, ricca di sali minerali. “Un rosso mascherato da bianco – come lo definisce il giornalista Angelo Peretti – in cui l’evidenza della femminea fragranza del bianco nasconde in sé il carattere e la virile struttura del rosso”. Approcciarsi a un vino Lugana significa ripercorrere la storia di una terra, vuol dire bere la prima DOC registrata in Lombardia e tra le primissime in Italia, che ribadisce a ogni sorso tutta la sua identità derivante dal “Turbiana”, il vitigno che lo caratterizza. Il Lugana vanta infatti il primato di essere identificato da questo antico e particolare Turbiana selezionato nei secoli dai vignaioli locali, un biotipo di Trebbiano che recentemente l’Università degli Studi di Milano ha dichiarato esclusivo di questa zona di produzione.Vini bianchi DOC, i Lugana, di grande sapidità, struttura, schiettezza, dove l’armonia dei profumi e le tonalità, brillanti paglierine con sfumature verdognole o riflessi dorati, si fondono insieme e rapiscono per intensità e carattere. “Bevi il tuo Lugana giovane e godrai della sua freschezza. Bevilo di due o tre anni e ne godrai la completezza. Bevilo decenne, sarai stupefatto dellacomposta autorevolezza”, così l’esperto Luigi Veronelli definisce questo vino eccezionale, sottolineandone la particolare longevità, qualità preziosa nei bianchi. Continua dichiarando come “i Lugana, cosa rara nei vini, hanno una straordinaria capacità di farsi riconoscere. Tu assaggi un Lugana e, se sei un buon assaggiatore, non puoi dimenticarlo”. I vini Lugana vengono prodotti in tre tipologie: Lugana, Lugana Superiore, affinato almeno un anno e Lugana Spumante, ottenuto con metodo Classico o Charmat. E’ strabiliante come questi vini riescano ad essere fruibili in ogni situazione…stuzzicanti come aperitivi, pregevoli sugli antipasti all’italiana e destinati a matrimonio d’amore con il pesce di lago, abbinati a pietanze eleganti e delicate di ogni genere, dai formaggi dolci agli insaccati. A partire dagli anni ’70 il Lugana ha gradualmente visto crescere la propria visibilità in terre via via sempre più lontane dal Garda natio, fino a diventare uno dei simboli stessi del panorama bianchista d’Italia.Oggi il Consorzio Tutela Lugana Doc, con sede a Sirmione, svolge l’importante compito di salvaguardare la preziosa identità di questo prodotto enologico e si adopera affinché se ne valorizzi il vero carattere, la reale personalità, l’unicità. Il controllo sull’attività delle circa cento cantine consorziate, si fonde con l’accurata selezione dei mezzi di comunicazione da utilizzare e delle manifestazioni fieristiche cui aderire, in un unicum di attività portate avanti ogni giorno con grande professionalità e passione. Non potrebbe essere altrimenti. Parlare di Lugana oggi significa rappresentare una terra cantata già nel I sec. a.C. dal poeta Valerio Catullo, vuol dire rappresentare un vino antico e unico, valorizzare e rendere onore al lavoro di un’intera comunità.
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La zona di produzione a cavallo fra due regioni, orgoglio gardesano dalla storia millenaria
Il mondo enologico ci regala un’altra delle sue inestimabili perle, il Lugana.