Nel 2016 abbiamo avuto molti momenti di grande emozione, al Vittoriale. In particolare quando sono entrati in GardaMusei numerosi enti, istituzioni, città, fra cui Cremona e Verona, e poi l’Istituto Italiano di Cultura di Montreal (preludio a una vasta iniziativa), Casa Pascoli, Casa Puccini e Gardaland. La Fondazione, direttamente e come capofila di GardaMusei, è sempre più impegnata nel migliorare l’offerta culturale e turistica del Garda, rafforzare il legame con il territorio, attrarre nuovi visitatori e finanziamenti.
Il 12 dicembre abbiamo raggiunto, con venti giorni di anticipo, i 230.000 visitatori del nostro obiettivo, chiudendo a fine anno con 233.402: un aumento, rispetto al 2015, del 9,7% (17,1% per la Prioria). Il risultato rende possibile l’obiettivo per il 2017, 250.000 persone che verranno a godere il Vittoriale: donato agli Italiani da Gabriele d’Annunzio perché lo facessero conoscere nel mondo.
Il giorno dopo, il 13 dicembre, le magiche luci predisposte da A2A, con il contributo della Regione Lombardia, si sono accese dall’Ingresso alla Prioria, proseguendo una proficua, sana collaborazione tra pubblico e privato, e aprendo nuove possibilità di sviluppo.
La sera stessa, il Maestro Riccardo Muti, ricevendo il VII Premio del Vittoriale, ci ha onorati con parole bellissime, sulla musica, il padrone di casa, il nostro lavoro.
Ma voglio ricordare anche un altro momento, passato quasi inosservato. Il 26 novembre Papa Francesco ha ricevuto nella Sala Nervi i giovani del servizio civile, tra cui quelli del Vittoriale, selezionato dal Ministero del Lavoro fra gli enti che meglio sostengono questa attività. Abbiamo infatti avviato numerosi progetti di alternanza scuola-lavoro, di inclusione sociale e vita indipendente, tirocini curriculari universitari, oltre il bando Garanzia Giovani – Servizio Civile.
Ci sono dunque sempre più ragazzi che imparano al Vittoriale, utilizzati al meglio nel loro campo di attività e di studi: non semplice forza lavoro a basso costo, ma energie brillanti e forti da lanciare in progetti che vogliamo sempre più audaci, freschi, innovativi. Perché soltanto così il futuro – e non parlo esclusivamente del Vittoriale e del Garda – sarà luminoso.
Grande il direttore