sabato, Dicembre 21, 2024
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In programma per questo fine settimana la degustazione di prodotti tipici locali, un concorso di pittura e un concerto corale

La festa d’autunno è dedicata all’ultimo «doc» dei Custoza

Un’immersione nei sapori, nelle tradizioni e nella cultura delle colline moreniche. È la «festa d’autunno», manifestazione con la quale l’assessorato alla cultura intende valorizzare il territorio sonese, le sue attività, i suoi prodotti enogastronomici tipici e le sue tradizioni. Nell’ambito delle varie iniziative attuate in collaborazione con il Consorzio tutela del vino bianco di Custoza, è stato organizzato il primo concorso del vino passito, un prodotto che quest’anno ha conquistato, con pieno merito, la medaglia di denominazione di origine controllata. Una commissione di esperti enologi ha esaminato i campioni di passito venerdì nella Sala affreschi di Sona. La cerimonia di premiazione del miglior vino passito dell’anno, invece, si terrà domenica nella sala consiliare del Comune. Questo appuntamento sarà preceduto, sabato alle 21 nel teatro parrocchiale di Lugagnano, da un concerto del gruppo corale Montegaleto di Bussolengo, del Coro universitario di Padova e del gruppo suonatori di mandolino di Bussolengo. Gli organizzatori hanno indetto anche quest’anno il concorso di pittura sul tema del vino. Il tema scelto per questa edizione è «Le strade del vino: la cultura del vino fra territorio ed arte nelle terre moreniche veronesi». Le opere saranno esposte in sala consiliare fino a domenica (oggi, domani, venerdì e domenica dalle 10 alle 12.30 e, sabato dalle 10 alle 12.30). Il dipinto primo classificato sarà anch’esso premiato domenica. La «festa d’autunno» si concluderà domenica alle 15, con una degustazione di Bardolino novello abbinato alle castagne preparate dal gruppo alpini del capoluogo, e di vini passiti con contorno di formaggio Monte Veronese. In occasione della giornata conclusiva, dalle 15 alle 18 verrà aperto al pubblico il museo paleontologico Fedrigo. Quest’anno, dunque, il protagonista assoluto della festa è il vino passito, l’ultimo nato nella famiglia del Custoza. L’11 agosto, la Gazzetta ufficiale gli ha infatti assegnato la denominazione di origine controllata, insieme al Custoza superiore, approvando il relativo disciplinare. Si tratta di un riconoscimento molto importante per produttori e viticoltori, e la soddisfazione è accentuata dal fatto che i maggiori esperti di enologia a livello nazionale hanno già promosso a pieni voti il vino passito delle 18 aziende locali che lo producono. La conferma è arrivata, in occasione di un convegno organizzato dalla Pro loco di Custoza, dallo stesso Rocco di Stefano, direttore dell’Istituto sperimentale di enologia di Asti e membro della commissione nazionale che ha esaminato la qualità del prodotto prima che fosse approvato il disciplinare della doc. «Il passito di Custoza è ottimo», ha osservato l’esperto, «e il grado alcolico medio, 13,5 gradi, è perfino superiore al minimo stabilito dai parametri che è di 12 gradi; ma la sfida per il consorzio e i produttori, adesso, è rendere maggiormente omogeneo l’aroma del passito, affinché il sapore rispecchi pienamente la tipicità della zona». Attualmente, nel territorio di produzione del Bianco di Custoza, si producono 170 mila quintali di uva dalla quale si ricavano 110 mila quintali di vino, che equivalgono a qualcosa come 14 milioni di bottiglie.

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