Da quando il PC e internet ci hanno permesso di svolgere le mansioni e i compiti da casa, abbiamo scoperto un “nuovo” modo di lavorare, molto più flessibile e adattabile. Non per questo, però, semplice. Lavorare da casa implica una grande forza di volontà e un senso di responsabilità maggiore rispetto all’ufficio.
Quali sono le regole d’oro del cosiddetto smart working, ovvero lavoro intelligente? Organizzare i tempi, ritagliarsi del tempo per sé e avere strumenti di ultima generazione, ovvero un PC altamente performante e una connessione internet stabile: qui un valido strumento per verificare la copertura internet quando capitano momenti di “down”.
Non lavorare in pigiama
Nel periodo 2020-2021, lo smart working è diventato un modo per continuare a garantire la produzione lavorativa, pur rimanendo a casa e rispettando le regole. Il problema è che molti hanno cambiato profondamente la propria routine, cedendo alla comodità della casa.
E se inizialmente lavorare in pigiama sembrava divertente, con il tempo si è rivelata una pessima idea. Perché? Non c’è modo di scindere tra lavoro, casa e vita privata. Il consiglio iniziale che diamo è di ritagliare una routine mattutina simile a quella dell’ufficio.
Svegliarsi, farsi una doccia, fare colazione, vestirsi e poi mettersi al PC: una routine che fa la differenza e che aiuta a puntare alla comodità, ma con una linea di separazione tra la vita casalinga e quella lavorativa.
Definire gli orari di lavoro
Lavorare da casa è comodissimo. Perché magari non dobbiamo alzarci alle 6 per recarci in ufficio e affrontare il traffico. Il problema è che la nostra società è cambiata nel tempo, richiedendo sempre più disponibilità, orari flessibili. E così, spesso, molti lavoratori in smart non hanno orari.
Nulla di più sbagliato. Uno degli aspetti fondamentali del lavoro da casa è di fissare degli orari lavorativi di reperibilità e, successivamente, di spegnere il telefono e non guardare più le e-mail. Il rischio che si corre è di non staccare mai, di avere sempre la mente concentrata sul lavoro.
La postazione, tra scrivania, sedia, PC e internet
Bisogna avere tutte le comodità per farlo bene e serenamente. Facciamo un esempio: se il PC è troppo lento, o la connessione internet è ballerina, i problemi sono dietro l’angolo, perché non possiamo garantire che il lavoro venga svolto nei tempi. E quindi ci ritroviamo a lavorare fino a tardi alla sera.
Due consigli. Anzi, tre. Il primo riguarda la postazione: dobbiamo tenere in ordine la scrivania, con strumenti utili per semplificare il lavoro, e abbiamo la necessità di puntare a una sedia ergonomica, che ci permetta di mantenere la schiena dritta senza soffrire di cervicale o disturbi correlati.
Poi, veniamo al PC: è meglio propendere per una soluzione performante, di ultima generazione, in linea con le proprie esigenze lavorative. Anche la linea internet è fondamentale: verificare la copertura nella propria zona è l’idea giusta per comprendere se possiamo lavorare serenamente.
Ricordarsi della vita privata
Molti dicono che lo smart working sia alienante, e non è propriamente sbagliato. Come ogni aspetto, presenta vantaggi e svantaggi, e la solitudine è una conseguenza del lavoro da casa. Non è solo una questione legata ai colleghi, però. Talvolta dimentichiamo di rispondere agli amici, immersi nei nostri doveri.
In questo caso suggeriamo ancora una volta di ritagliare dei momenti dedicati alla socialità. Scambiare una chiacchiera con i colleghi, inviare un vocale all’amica del cuore, o al proprio partner, è importante. L’uomo, come diceva Aristotele, è un animale sociale.
Prevedere delle pause
La prima regola dello smart working è che non si mangia al PC. Lo abbiamo fatto, è capitato una volta, perché magari c’era una scadenza anticipata, ma non è un’azione da ripetere nel tempo. Il nostro cervello assorbe qualsiasi informazione, e la routine modifica profondamente i nostri ritmi.
Quindi, prevediamo delle pause: per lo spuntino, la merenda, il pranzo, o semplicemente per un caffè al volo.
Usare sporadicamente i social
Infine, un piccolo tip: il tempo scorre in fretta. E, quando siamo a casa, perdere la concezione del tempo è molto facile, soprattutto sul lavoro. Cerchiamo di non abusare dei social, magari in un momento di stacco.
Spesso finiamo di lavorare tardi proprio per questo motivo: vediamo un reel su Instagram, leggiamo un post su Facebook, scorriamo la home di TikTok, e volano 15 minuti come niente. Ed è questo il motivo per cui lo abbiamo detto: lavorare da casa, sì, richiede una grande forza di volontà.
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