Morando Perini mette fretta ai partiti perchè si decidano a sciogliere i loro dubbi e dare il lasciapassare alla stesura del Piano regolatore che, altrimenti, rischia di restare nel cassetto chissà per quanto altro tempo. Il Prg, secondo il sindaco di Lonato, avrebbe già una sua fisionomia. Per esempio, tutta la zona collinare a nord del capoluogo, dalla Rocca al lago passando per Drugolo e Maguzzano, è stata individuata come «Parco di interesse sovracomunale». Si tratta di un milione di metri quadrati che verrebbe così vincolato ed escluso da possibili tentazioni e tentativi dei cementieri di turno. In una lunga intervista rilasciata a Bresciaoggi, però, il primo cittadino lonatese non parla solo di urbanistica, ma anche di viabilità, sicurezza e ordine pubblico, di aumento delle aule scolastiche, del problema dell’asilo nido. E di rapporti interni alla Giunta e con le rappresentanze esterne. Cos’è successo con l’assessore ai Lavori pubblici, Emilio Baresi? «I partiti sono in crisi profonda, il travaglio del Partito popolare, poi divenuto Margherita, si è fatto sentire anche a livello locale. I Ds anche loro hanno avuto problemi con ripetuti cambi della guardia in segreteria. Ma – assicura Perini – non si sono avuti riflessi negativi sulla Giunta o sul Consiglio comunale. «Baresi ha voluto solo dare un segnale forte ai partiti, parlava più da amministratore vicino alla sua città che da politico. Il suo discorso è questo – sostiene Perini -: se avete problemi a sviluppare un dibattito sul Prg parliamone, ma facciamo presto. La Margherita, del resto, ha già consegnato le proprie considerazioni sul piano». Cos’è che frena la sua stesura? «Sto aspettando le varie proposte, fra queste quella dei Ds, anche se l’assessore Davide Baccinelli è ben conscio delle proposte del suo partito. Lonato Ambiente, di cui sono il socio fondatore – prosegue il sindaco – ha presentato tre documenti critici sulla bozza di piano. In realtà è bene sapere che questi documenti, stesi dall’architetto Fabrizio Comencini, non sono stati discussi dall’assemblea dei soci di Lonato Ambiente. Sono le considerazioni espresse da un professionista che opera a Lonato e devono quindi essere considerate solo come tali. E non c’entra l’essere iscritto a Lonato Ambiente per farle valere in maggior misura: l’amministrazione ne terrà comunque conto». Dell’istituendo Parco naturale, cosa pensa Lonato Ambiente? «E’ tra i progetti criticati, ed è meglio che mi fermi qui….». D’accordo, ma quando decollerà? «Al rientro dalle ferie abbiamo in agenda un incontro con i tecnici regionali per concordare le proposte da inserire nel documento. Ci sono poi zone da valutare bene, come l’area dell’ex Acciaieria di Lonato». Torniamo a parlare di parco: lei avrà un’idea su come potrebbe essere? «Diciamo che l’area, essendo zona agricola, dovrà avere forti limitazioni all’edificabilità dello stesso settore. E nella zona del parco dovrà rientrare tutta la zona collinare di Drugolo che, di conseguenza, verrebbe sottratta dalla zona di demanio golfistico. Quindi il campo da golf sulle colline di Drugolo, nell’ipotesi di un piano così congegnato, non potrebbe più essere realizzato». Parliamo di scuole: è un tallone d’Achille per la sua amministrazione o sbagliamo? «Malgrado il mancato arrivo di finanziamenti attraverso lottizzazioni, l’amministrazione – riprende Morando Perini – ha investito, solo in questi ultimi mesi, 350 mila euro per l’adeguamento alle norme antincendio dei plessi scolastici. Abbiamo inoltre terminato la progettazione per l’ampliamento delle scuole elementari del Marchesino (8 aule in più) del costo di 800 mila euro. «Quindi, è stato ultimato anche il progetto della nuova scuola elementare di Esenta. Per la materna nel capoluogo – continua – abbiamo pensato che da settembre prossimo si aprirà un locale nell’ex scuola elementare di Maguzzano, posto assai gradito dalle famiglie. Ma occorrerà creare una grande scuola materna nel capoluogo; l’area potrebbe essere quella delle Pozze, lungo viale Roma. «Quanto al nido c’è un’idea: se si facesse la materna alle Pozze, si liberebbero le due piccole scuole oggi esistenti per trasformarle in nido». Un altro problema è la viabilità: la galleria San Zeno che chiude spesso, i residenti del centro che, nonostante la tangenziale, ancora si lamentano per inquinamento, disagi e il notevolissimo transito di mezzi pesanti. «Sono d’accordo – precisa il sindaco -. Ma abbiamo approvato in Commissione edilizia la sistemazione di via Montebello e la creazione di un parcheggio al Salmister; la carreggiata verrà portata dagli attuali 5,4 a 7,5 metri, con marciapiedi. Diverrà una alternativa a corso Garibaldi quando dovesse chiudere, per lavori, la galleria di San Zeno. Il costo? Circa 1 milione e 250 mila euro: si inizierà a gennaio 2003». A che punto è l’installazione delle telecamere di sorveglianza? «Ottenuto il finanziamento, abbiamo già cominciato all’incrocio fra viale Roma e via Galilei. Le altre sono previste in corso Garibaldi, via Tarello. In questo modo controlleremo anche il traffico e i trasgressori del codice della strada. Poi ne acquisteremo delle altre – conclude Perini – per piazzarle a Lonato 2 e Lonatino».
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Il sindaco Perini conferma il progetto, chiarisce gli obiettivi del Prg e lancia l’idea del nuovo asilo
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