Sciopero aziendale alla Navigarda. Domenica i mezzi della navigazione pubblica del Garda saranno fermi. Risultano garantiti, nelle 24 ore di sciopero, soltanto i servizi pubblici previsti nella fascia oraria di apertura 8-11 e nella fascia oraria di chiusura 17.40-20.40. È la prima volta, nella storia della Gestione Governativa della navigazione dei laghi di Garda, Como e Maggiore, che la flotta non accende i motori alla domenica. Una decisione assunta collegialmente dalle rispettive sezioni sindacali milanesi dei tre laghi per sensibilizzare in particolare il mondo politico dopo che la scure della Finanziaria 2006 ha tagliato del 30 per cento, rispetto ai trasferimenti effettuati nel 2005, i fondi destinati alla gestione governativa. «Praticamente», ha più volte sottolineato in quest’ultimo periodo il direttore generale navigazione dei tre laghi Oscar Calaprice, «abbiamo avuto 8 milioni e 200 mila euro in meno, a cui si sono aggiunti i circa 3 milioni che avevamo chiesto per l’aumento che c’è stato sui prezzi dei carburanti». «Di fatto, quindi», continua il dirigente, «quest’anno abbiamo a disposizione 11 milioni di euro in meno e il bilancio da circa 30 milioni di euro si è ridotto a 18». Per far quadrare la situazione è stato predisposto un piano di contenimento delle spese del personale, sui consumi e sulle manutenzioni tanto da garantire il servizio di navigazione fino al 30 settembre. «Ma dal 1° ottobre necessariamente dovremo», ammette il direttore generale, «agire sul personale e questo vuol dire blocco delle assunzioni degli stagionali e degli straordinari del personale in organico in pianta stabile». Detto in parole povere significa che le corse potrebbero essere ridotte, con ripercussioni sul turismo, sulle popolazioni residenti. Il settore della Navigazione dei laghi Garda, Maggiore e Como dispone di una flotta di 92 navi con 540 dipendenti fissi e una richiesta di personale stagionale mediamente di 105 persone con punte di 150. Trasporta ogni anno oltre 9 milioni di passeggeri e oltre 700 mila veicoli. Il Garda è l’unico dei tre laghi dove il servizio è stagionale: parte a Pasqua e chiude a fine ottobre, mantenendo nel periodo invernale in funzione solo i traghetti. Evidenzia il miglior bilancio economico dei tre laghi, in quanto la copertura dei costi di esercizio avviene, in modo significativo, con gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti: 2 milioni 150 mila i passeggeri e 90 mila i veicoli trasportati. Nella corsa ai ripari per scongiurare tempi difficili, è stato tra l’altro deciso di creare un tavolo interregionale al fine di trovare un’intesa fra Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino nel dialogare con il governo per risolvere la questione. Il Decreto legislativo 422 del ’97 prevede la regionalizzazione dei servizi di navigazione di linea con il passaggio alle regioni territorialmente competenti. Tema tutt’ora pendente nelle relazioni Stato-Regioni, legato alla modalità di attuazione della stessa regionalizzazione del servizio. In particolare, il passaggio della competenza gestionale era e rimane subordinato al risarcimento del servizio ed alla garanzia della attribuzione delle risorse necessarie alla gestione.
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Domenica l’agitazione per i tagli di 11 milioni di euro decretati dalla Finanziaria. Il direttore: «Assunzioni bloccate». È la prima volta che viene indetto lo sciopero generale in un giorno festivo
Navigarda, la flotta getta l’ancora
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