«In un’opera di grande equilibrio cromatico e compositivo il pittore riesce a gestire con forza la varietà della materia pittorica». Con questa motivazione la giuria presieduta da Giovanna Grossato e composta da Nicoletta Tamanini e Guido Cagnoni ha assegnato domenica 26 maggio all’opera n. 59 di Luigi Bernardi di Malo il 44° Premio Segantini.
Nato dall’intuizione di alcuni amanti dell’arte il Premio Segantini si distingue sia per la qualità delle opere in gara, avendo raggiunto un posto di primo piano nel panorama delle manifestazioni culturali arcensi e degli eventi artistici nazionali, sia per la storia: al premio, infatti, hanno partecipato alcuni tra i più interessanti artisti locali ed extra provinciali degli ultimi quarant’anni, com’è il caso del veneziano Giuseppe Santomaso e dei trentini Carlo Sartori, Mariano Fracalossi, Bruno Degasperi e Vanni Viviani.
Ed infine il premio Albrecht Dürer per l’acquarello è andato all’opera n. 74 di Stefania Riccadonna, «Per la rinnovata interpretazione della tecnica dell’acquarello», con menzione alle opere n. 136 di Luigi Meregalli e n. 68 di Alma Olivotto.